Brindisi, 23/11/2009

ASL: archiviata l'inchiesta sull'appalto per la vigilanza

Non è emerso alcun elemento da cui dedurre la sussistenza del reato di abuso. Lo ha scritto il GIP del Tribunale di Brindisi, dott.ssa Antonio Marsalò, nell’accogliere la richiesta archiviazione firmata dal sostituto procuratore della Repubblica, dott.ssa Cristina Fasano.
Quest’ultima ha esaminato gli atti del procedimento penale avviato nei confronti dei massimi rappresentanti dell’ASL e di due funzionari dell’azienda per una gara d’appalto inerente il servizio di vigilanza presso le strutture sanitarie. Cade nel vuoto, quindi, ogni ipotesi di reato nei confronti dell’allora direttore generale dell’ASL Guido Scoditti, dei suoi più stretti collaboratori, il direttore amministrativo Alfredo Rampino e il direttore sanitario Emanuele Vinci, ed inoltre dell’allora direttore dell’area gestione patrimonio Giulio Cappelluti Tasti) e del funzionario istruttore Giusy Greco.
L’inchiesta giudiziaria è stata avviata dalla denuncia del legale rappresentante dell’istituto di vigilanza Sveviapol srl che contestava la condotta dell’Asl BR poiché a loro dire quest’ultima avrebbe dovuto revocare l’atto di aggiudicazione in favore dell’ATI IVRI-Sicurpol Brindisi – Vigilanza ItalPol Brindisi – Vigil Nova - Istituto di vigilanza riuniti – Italveloce - Fidarcontrol. A parere della denunciante la Fidarcontrol non era in regola con il pagamento dei contributi INPS e INAIL. Il PM Fasano ha accertato, invece, che la Fidarcontrol non era in difetto contributivo al momento dell’aggiudicazione per cui alcun obbligo di annullamento in autotutela poteva svolgere l’ASL.
In sostanza - come è scritto il sostituto procuratore- “l’aggiudicazione del 2 maggio 2006 a favore dell’ATI da parte dell’Asl era legittima e lecita e scevra da ragioni di sospetto circa la volontà di favorire ingiustamente il concorrente a discapito della Sveviapol srl”. Ciò è confermato anche dal rigetto del ricorso che la Sveviapol aveva presentato pure al TAR.
In definitiva la condotta dimostrata negli atti da Scoditti, Rampino, Vinci, Cappelluti Tasti e Greco è stata lecita a parere del PM. Cade nel vuoto anche l’accusa della denunciante per volontaria omissione di atti. L’Asl, invece, come accertato, a fronte di ogni istanza o sollecito preveniente dalla Sveviapol, si è tempestivamente attivata per chiarire la situazione e di conseguenza la liceità e trasparenza del proprio operato.
Infine, la decisione del GIP Martalò di archiviare il caso, come richiesto dal PM, poiché non c’è alcun riscontro alle accuse contro l’operato dei rappresentanti ASL.
Scoditti, Rampino e Capelluti Tasti sono stati difesi dall’avvocato Massimo Manfreda, il direttore sanitario Vinci dall’avvocato Leonardo Musa e la funzionaria Greco da Raffaele Lomartire.

COMUNICATO STAMPA ASL BRINDISI