Brindisi, 01/10/2004

In prefettura contro la guerra e per la liberazione degli ostaggi

Mercoledì 29 Settembre il Comitato Contro la guerra e per la liberazione degli ostaggi ha incontrato la Prefettura di Brindisi, per il tramite della D.ssa Minerva (capo di gabinetto del Prefetto).
L’incontro, a nostro avviso, estremamente proficuo ha visto la partecipazione di numerosi delegati delle organizzazioni che compongono il Comitato e di singoli cittadini.
Nonostante si sia voluta ribadire la felicità per la liberazione degli ostaggi, è stato necessario specificare l’assoluta inopportunità del Presidente del Consiglio nel far diventare la vicenda della liberazione una questione che rappresenta solo ed esclusivamente la il Governo e la sua maggioranza.
A nostro avviso la mobilitazione che si è prodotta a sostegno della liberazione degli ostaggi apre scenari di cui il Governo e la maggioranza che lo sostiene dovrebbero prendere in considerazione: la contrarietà che la grandissima parte dell’opinione pubblica italiana mostra nei confronti della guerra è la dimostrazione che la cultura del dialogo, quando attuata, è efficace per dirimere i conflitti.
Si è voluto, inoltre, esprimere contrarietà alla presenza delle truppe italiane in Iraq, ribadendo che si corre il rischio che questa guerra possa trasformarsi in genocidio.
Nel corso dell’incontro il Comitato ha sottoposto alla Prefettura le questioni che ritiene connesse alla guerra e che producono effetti anche sul nostro territorio:
- La presenza del centro di Restinco, dove vengono rinchiusi anche migranti vittime di persecuzioni e provenienti da zone di conflitto. In questo senso si è chiesto che le organizzazioni di tutela possano accedere al centro per incontrare le persone che lì sono detenute; - Il transito dei sommergibili a propulsione nucleare e i piani di sicurezza per evitare incidenti.
- Il piano di evacuazione della zona industriale in caso di attacco terroristico o di incidente rilevante;
- La bonifica dalle bombe sganciate durante la guerra del Kosovo nel tratto di costa di pertinenza del nostro territorio.
Si è voluto ribadire, anche attraverso la presenza degli studenti che il 7 Maggio scorso hanno incontrato Simona Pari nel Liceo Fermi di Brindisi, l’importanza del ruolo della Cooperazione Italiana nell’avvio dei processi di pace e nella costruzione di rapporti positivi con la popolazione, grazie all’azione non violenta e di contaminazione culturale realizzata dalle ONG.
Su questo punto si voluto rimarcare la necessità di non tagliare i fondi per la cooperazione, così come si appresta a fare il Governo.

COMUNICATO STAMPA COMITATO CONTRO LA GUERRA E PER LA LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI