Latiano, 28/11/2009
Albanese e Argentieri passano dal Pdl all'UDC
Di seguito riportiamo integralmente un comunicato stampa di dichiarazione di autonomia dal PDL da parte di due esponenti politici latianesi: Cosimo Albanese, già candidato sindaco per una lista civica alle ultime elezioni comunali, e Gabriele Argentieri.
Sin dalla sua fondazione abbiamo creduto che il Partito del Popolo della Libertà potesse rappresentare, anche a Latiano, uno strumento di sintesi fra tradizioni politiche, sensibilità culturali ed interessi sociali diversi, nell’ottica della realizzazione di una forza coesa per il buon governo della città.
Ci siamo impegnati perché così fosse.
Abbiamo anche sollecitato l’individuazione di una persona che, a livello locale, fosse in grado di rappresentare questo ambizioso progetto.
In ben due occasioni, nel corso degli ultimi mesi, la maggioranza dei cinque Consiglieri Comunali che avevano manifestato l’interesse ad aderire al Popolo della Libertà, nel rispetto delle indicazioni statutarie, ha proposto ai vertici provinciali del Partito uno stesso nome per la nomina a Presidente cittadino.
In entrambe le occasioni, a causa della contrarietà di un solo Consigliere Comunale, non è pervenuta alcuna risposta.
Tuttora il Partito del Popolo della Libertà di Latiano ha un direttivo (“comitato promotore”) auto – nominatosi, privo di ogni legittimazione democratica.
Questa azione di chiusura, di continuo ripiegamento, di sistematica negazione del confronto, ha determinato la condizione di isolamento in cui oggi si ritrova il PdL latianese, ormai capace solo di porre in essere tentativi di coinvolgimento della base tanto tardivi quanto inutili e maldestri.
Non ci sentiamo dunque responsabili di tale isolamento - che probabilmente ha la sola funzione di tutelare qualche rendita politica personale - e, soprattutto, non intendiamo divenirne vittime.
Pertanto comunichiamo la nostra decisione di renderci autonomi dal PdL, in modo da poter avviare - in vista della prossima tornata elettorale - un confronto sereno e libero con tutte le forze politiche interessate a stringere un patto per lo sviluppo della nostra città e per il benessere dei suoi abitanti.
L’eccezionalità della situazione richiede scelte che travalichino le tradizionali appartenenze e che, rompendo ogni schema, richiamino tutti i cittadini alla responsabilità ed alla partecipazione.
Rivolgiamo dunque - ai Partiti, ai Movimenti ed alle Associazioni - un appello al dialogo, nell’ottica del bene comune.
Riteniamo che l’UDC possa rappresentare il nostro primo interlocutore naturale, a cui affiancare altre forze politiche che siano libere da condizionamenti e pregiudiziali.
Cosimo Albanese
Gabriele Argentieri
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