Brindisi, 30/11/2009

Acli: esito dell'incontro dibattito sul lavoro

Il giorno 27/11/2009, i Giovani delle Acli provinciali di Brindisi con il Patronato provinciale Acli e la F.A.P. delle “A.C.L.I. Città di Brindisi” hanno affrontato, in assemblea, uno delle “questioni” più delicate del nostro tempo e del Territorio, in particolare: “il lavoro”.

La partecipazione fattiva di molti giovani motivati ha subito dato vita ad un proficuo dibattito/confronto con le diverse generazioni presenti in sala. Tra le note positive, la presenza di oltre 30 giovani provenienti da diversi Comuni della Provincia: Brindisi, S. Pancrazio, Cellino, S. Donaci, Mesagne e Latiano.

La riunione è iniziata affrontando il predetto tema con un excursus storico di quasi 2500 anni fa, scoprendo che già nell’antica Grecia, fare “agorà” tra la popolazione, generava un sistema che oggi definiamo Cittadinanza attiva. Socrate, Platone, Aristotele, S. Agostino, Marx, Adam Smith, sono stati i filosofi presi ad esempio, per scuotere le coscienze e provocare le diverse sensibilità.

Il risultato?
Il posto fisso è una conquista e non può essere il privilegio (prelazione) di pochi.
La crisi del lavoro è direttamente legata a quelle dell’ economia, dove l’occupazione e l’operosità non sono state più ritenute ragione di promozione umana, ma profitto utile ad esso stesso. Infatti, fin dalla prima rivoluzione industriale, la dignità del lavoro era considerato un temine vago e quindi le tecnologie hanno teso a facilitare ed incrementare solo la produttività, sostituendo le macchine all’ uomo, trascurando, però, il rapporto etico ed occupazionale futuro con le Persone.
Alfonso De Fraia (pensionato), Francesco D’Onghia (studente universitario), Nicola Carfagna (lavoratore) e Dario Micaletti (moderatore, disoccupato) sono stati scelti casualmente tra la platea ed invitati al tavolo dei relatori, per un confronto con i loro diversi punti di vista, rappresentando, di fatto, i vari ceti della Società. Dai loro spunti è risultato anche che le crisi cicliche finanziarie/sociali non sono una casualità, ma una mancata ricerca innovativa e di adeguamento dello sviluppo socio-economico e lavorativo ai cambiamenti. Se ciò non sussiste, si apre, inevitabilmente, un periodo di grave congiuntura, come l’attuale.

Sarebbe bene, quindi, che la “Politica” non considerasse solo il contingente, ma avesse uno sguardo panoramico al futuro, evitando gli errori del passato. Luigi Biasi, animatore e provocatore della serata, oltre a scuotere i partecipanti, ha ascoltato le loro forti preoccupazioni e pressanti istanze riguardanti la sicurezza sul lavoro, la previdenza sociale, le nuove forme di schiavismo nel mondo contemporaneo, la condanna al lavoro nero come ricatto.

I giovani non vogliono più essere usati, ma intendono prendere parte alla vita sociale, economica, politica della Comunità. Questa, per il nostro Movimento, è una scommessa e una provocazione al mondo degli “adulti”: basta essere solamente usati; bisogna avviare un vero, propositivo confronto e cooperazione intergenerazionale, dove studenti, lavoratori, disoccupati, pensionati, famiglie possano costruire insieme quello stato di “welfare collettivo”, tenendo in debito conto la carta dei diritti dei Cittadini.

Il prossimo appuntamento mensile di questa serie di Incontri educativi/formativi, su una nuova problematica civica, ci darà l’opportunità di essere ancora più incisivi e concreti, fiduciosi che la provocazione scaturita dall’ottima compartecipazione, debba trasformarsi in Progettualità ed Azione sociale, comunitaria.

COMUNICATO STAMPA ACLI PROVINCIALI DI BRINDISI