Brindisi, 04/12/2009

Brindisi Democratica sul molo crocieristico a "forte a Mare"

Tra le tante ipotesi sul futuro del porto di Brindisi una delle più ricorrenti è quella che prevede, nella zona antistante il castello di “Forte a mare”, la costruzione di un molo per l’attracco delle grandi navi da crociera. Si tratta di un’ipotesi affascinante e per certi versi auspicabile ma quello che ci chiediamo e che chiediamo alla collettività e se ne valga davvero la pena.

E’ molto semplicistico infatti penare che sia sufficiente un molo ed un antico monumento attiguo per convincere le grandi compagnie di navigazione (con particolare riferimento alla Costa e la MSC) a preferire il nostro porto al vicino porto di Bari e vi spieghiamo perchè.

Un terminal crociere degno di tale nome deve avere tre elementi portanti : facile viabilità, parcheggi ed infrastrutture.
Facciamo adesso l’ipotesi che il Comune di Brindisi, la Provincia e qualche imprenditore privato vogliano investire nel progetto del molo crocieristico di Brindisi.
Ipotizziamo che i soldi si trovino, che l’opera ottenga in breve tutte le autorizzazioni del caso e che sia portata a termine in tempi rapidissimi. A questo punto il consorzio che deve gestire il nascituro “terminal crociere di Brindisi” contatta le grandi compagnie di navi da crociera offrendo a queste un’alternativa a Bari.

E qui comincia il primo dei problemi, quello della viabilità. Da quale strada si faranno accedere i pullman e le auto con centinaia di passeggeri? Da quella piena di semafori che attraversa il Casale e passa sotto il ponte di via Materdomini? O si faranno accedere dall’altra strada che incrocia d’estate i lidi del Granchio Rosso, di Buba Beach, della Polizia e dei Carabinieri? Ve lo immaginate il serpentone dei croceristi che si fa strada tra auto dei bagnanti parcheggiate sul bordo della carreggiata?

Ipotizziamo che tutto fili liscio e che la carovana di auto giunga indenne alla Sciaia. A questo punto si pone il problema dei parcheggi.
Chi giunge a Bari in auto per imbarcarsi sulle navi da crociera trova nel porto stesso ampi parcheggi a pagamento dove lasciare la macchina da riprendere poi al ritorno. Come verranno realizzati da noi questi posti-auto? Nel rudere del vecchio Estoril? Abbattendo quel che rimane della “Sciaia a mare”? Anche a voler realizzare questo programma so otterebbero al massimo qualche decina di posti macchima ma non quelli necessari.

Ma ipotizziamo che il parcheggio venga fortunosamente trovato.
Si pone adesso il problema delle infrastrutture. Tornando all’esempio di Bari lasciata la macchina in parcheggio si accedere ad una stazione marittima dedicata (già da sola più grande della stazione marittima di Brindisi) dove i passeggeri, analogamente a quanto si fa negli aeroporti, fanno il ceck-in dei bagagli che immessi su un nastro trasportatore vengono saliti sulla nave e smistati nelle singole cabine. Ed il ceck-in dei bagagli da noi dove dovrà essere fatto? Prima del tratto di diga che porta al castello di Forte a Mare o nel castello stesso? E i passeggeri porteranno da soli i bagagli lungo la diga o ci sarà un trenino dedicato?

Secondo la nostra opinione i dirigenti delle grandi navi da crociera, presa visione di questi elementari problemi logistici, saluteranno la nostra città prima ancora di sostarvi ed il molo crocieristico del nostro porto rimarrà solo un lungo, inutile ed ingombrante obbrobrio.

Siccome vorremmo essere propositivi e non aprioristicamente disfattisti un suggerimento alternativo l’avremmo. Si tratta di far attraccare quelle uno o due navi crocieristiche settimanali che dovessero far scalo a Brindisi (a Bari in alta stagione se ne fermano al massimo 4 a settimana) direttamente nel porto interno, di fronte all’Hotel Internazionale. Si tratta solo di affrontare le spese di dragaggio periodico del fondale per garantire che navi di quel tonnellaggio possano accedervi.
Per il parcheggio ci si potrebbe avvalere di quelli in via di realizzazione in questi giorni all’interno della stazione marittima (sui binari ferroviari dimessi). Per quanto riguarda lo smistamento bagagli ed il ceck-in ci si potrebbe avvalere della stazione marittima del porto interno. In questo modo Brindisi potrebbe avere un suo scalo crocieristico a costo zero senza inutili spese per la collettività.

Dott. Salvatore Valentino
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE
“Brindisi Democratica”