Brindisi, 07/12/2009
Giovedì 10 si inaugura XXIII Mostra internazionale dei presepi
L’incanto della Natività, nel valore universale della nascita di Gesù, ricostruita nel tempo e nello spazio: è questo il tema della XXIII edizione della Mostra internazionale dei presepi, promossa dal Comune di Brindisi e la cui organizzazione è stata affidata all’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. La mostra verrà inaugurata giovedì 10 dicembre, alle 18.30, alla presenza del Sindaco, Domenico Mennitti, nel Palazzo Granafei-Nervegna, e rimarrà aperta tutti i giorni, fino al 10 gennaio, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Nelle sale dell’ex Corte d’Assise verranno esposti presepi e scene della Natività di ogni forma, dimensione e materiale, provenienti da venti Paesi di tutto il mondo: tra questi, particolare risalto hanno i presepi polacchi provenienti dal Museo storico di Cracovia, i cosiddetti “szopki”, fantasmagoriche ricostruzioni architettoniche che riproducono le facciate e le guglie delle cattedrali: questo tipo di presepe era molto caro al grande Giovanni Paolo II.
Tra i luoghi del mondo da cui provengono i presepi ci sono la Colombia, l’Indonesia, il Kenya, lo Sri Lanka, ciascuno con il suo diverso modo di rappresentare il Natale secondo la propria cultura: grande spazio acquistano in parallelo i presepi delle diverse regioni italiane, con i personaggi provenienti dalla tradizione campana e siciliana, e i presepi pugliesi, con particolare riguardo alle ceramiche grottagliesi ed alla cartapesta leccese.
Uno spazio ed una testimonianza speciali sono riservate all’ideatore del primo presepio, San Francesco d’Assisi, che lo realizzò a Greccio nel 1223: l’artista Leonardo Petraroli di Grottaglie ha riprodotto in scala, nelle sale del Palazzo, la Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola, con riproduzioni degli affreschi di Giotto sulla vita del Santo, i testi del Poverello di Assisi (primo fra tutti il Cantico delle Creature) e sue rivisitazioni dei simboli di San Francesco, interpretati con colori decisi e variopinti, che lanciano messaggi di speranza.
Un’altra installazione particolarmente originale è quella del regista Luca Attilii, che farà proiettare su tre pareti degli scavi romani le immagini video di una città ideale, che mette insieme scene e monumenti di ogni parte del mondo, con la collaborazione di quattro famiglie con bambino (italiana, somala, eritrea e mauriziana), che illustrano l’unicità della Notte Santa, che ripropone però ogni anno il suo valore ed il suo mistero.
Il presidente della sezione brindisina dell’UNESCO, Clori Palazzo, ringrazia tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione e tutti gli antiquari, gli amici ed i cittadini che hanno offerto i presepi ed i quadri di loro proprietà per l’esposizione.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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