Brindisi, 09/12/2009

Successo di pubblico per la mostra DIC 09/RACCONTI

Caso singolare la mostra d’arte DIC 09/RACCONTI, singolare per come è nata ed è stata concepita e singolare per il successo di pubblico e visitatori che il passaparola sta procurando.
Inaugurata lo scorso sabato 5 dicembre a cura del Prof. Mario Meo e con il patrocinio del Comune di Brindisi, ha registrato nei primi giorni di apertura ben oltre 300 visitatori e il passaparola sul web e non solo continua.
La collettiva d’arte ospita per la prima volta insieme quattro artisti brindisini diversi per storia e linguaggio ma accumunati e riuniti dal forte desiderio di condividere, raccontare, svelare giardini segreti del nostro tempo e della propria ricerca poetica.

Il primo è Nico Barile, fotografo brindisino impegnato nella fotografia sociale e di ricerca, che porta in mostra un reportage in bianco e nero di un angolo segreto del territorio brindisino: le Saline di Punta della Contessa di Brindisi ed in particolare la bella storia di una donna e di un’azienda che hanno deciso di credere e investire nell’educazione ambientale nonostante tutto e tutti. Un racconto sospeso tra arte della fotografia e indagine documentaristica dal titolo “Anna: la mia Africa”.

Il secondo è l’artista dall’attività più consolidata e riconoscibile della mostra. Si tratta del pittore brindisino Giuseppe D’Elia che porta in mostra uno spaccato maturo e consapevole della propria ricerca pittorica con incursioni assolutamente istintive e di grande forza nel linguaggio dell’informale. Sabbia, terra e colore si impastano insieme a tracciare paesaggi dell’anima, racconti segreti, semplicemente, poesia.
Infine le opere di Luigi D’Elia che dialogano con gli interventi di Giuseppe Caprioli.
Per Luigi D’Elia, dopo le positive esperienze nella direzione artistica di eventi ambientali (i più noti quelli della Riserva di Torre Guaceto) e nel teatro ambientale, si tratta di un ritorno alla pittura e di un ritorno imprevedibile che lo porta ad esporre 15 scatole del tempo simile a cassetti della memoria. Una sorta di inventario della memoria e per il nuovo tempo che dialoga con gli Oggetti Sonori di Giuseppe Caprioli, poeta e artista d’avanguardia, che interviene nelle scatole di Luigi D’Elia sonorizzandole mediante affascinanti e impermalenti, come lui stesso li definisce, corpi elettronici capaci di interagire con il pubblico e con l’ambiente.
Il risultato è una mostra assolutamente affascinante e poetica, un interessante e imperdibile spaccato di creatività “Made in Brindisi” che ogni giorno affascina grandi e bambini. Una tappa da non perdere per gli amanti dell’arte e della poesia.

La mostra è ospitata dai bastioni di Porta Napoli, ingresso via Cristoforo Colombo, e resterà aperta fino al 23 dicembre 2009 (ogni giorno 9-13, 17-21).