Oria, 09/12/2009

Rubati 10 quintale di rame

Continuano i furti di "oro rosso", il prezioso rame che viene asportato alle Ferrovie (ma anche all’Enel, alle società telefoniche o nei cantieri), e continua l'impegno delle forze dell'ordine per reprimere un fenomeno che diventa sempre più consistente.
Quello che nasce dall'asportazione del rame è un commercio "nero" davvero fiorente anche dalle nostre parti, come è attestato dai numerosi interventi dei Carabinieri e dalle denunce presentate. Si conoscono persino le quotazioni del rame rubato e rivenduto sul mercato nero: circa 4 euro al chilogrammo. Un "affare" davvero appetibile tanto che, sovente, i blitz vengono commessi da vere e proprie bande di esperti che si armano di cesoie e martelli, si servono di mezzi pesanti e lavorano in aperta campagna, dove non esiste sorveglianza e, quindi, il rischio di essere scoperti è praticamente nullo.
L’ennesima segnalazione di furto in provincia di Brindisi arriva da Oria, dove i carabinieri della locale stazione hanno attivato le indagini tese all'identificazione degli ignoti malfattori che durante la notte in contrada Cazzamendole, dopo aver sradicato due grandi trasformatori di energia elettrica situati su due diversi pali dell'Enel, si sono appropriati dell'avvolgimento in rame del peso complessivo di circa 10 quintali.