Brindisi, 12/12/2009

Albano (PD): "eliminata la possibilità Brindisi-Roma e ritorno nella stessa giornata"

Brindisi – Roma e ritorno nella stessa giornata. Era da tempo l’offerta qualificata delle ferrovie per chi aveva l’esigenza di sbrigare i suoi affari nella capitale e ritornare in serata a casa, senza dover necessariamente soggiornare a Roma o viaggiare di notte.
Con il vecchio orario si poteva raggiungere Roma alle 11.15, ripartire alle 18, e giungere in serata a Brindisi e Lecce, rispettivamente alle ore 22.55 e alle 23.21.
Sei ore e 15 minuti di sosta, un tempo che era ritenuto idoneo a soddisfare quelle necessità e a ritornare in stazione, in tempo utile per il treno di ritorno.
Con il nuovo orario, avendo deciso di anticipare la partenza da Roma , nel primo pomeriggio, alle ore 16.45 (con arrivo a Brindisi e Lecce alle ore 22.08 e 22.33), l’intervallo fra l’arrivo e la partenza è stato ridotto a 5 ore e 15 minuti, che potrebbe risultare insufficiente e, per questo, compromettere o limitare, le possibilità di ritorno in serata.
Solo per il Salento. Per Bari, forse per soddisfare pienamente quelle stesse nostre necessità, è stato aggiunto uno treno Eurostar, in partenza da Roma alle ore 19.45 e arrivo a Bari, alle ore 23.44, senza possibilità di proseguimento su Brindisi e Lecce fino alle ore 5.05 del giorno dopo.
Trenitalia ha chiarito che lo spostamento dell’orario in partenza da Roma dalle ore 18 alle ore 16.45, è stato adottato per venir incontro alle necessità rappresentate dai clienti della provincia di Lecce, che non volevano ritornare a casa a notte inoltrata.
Una motivo nobile, anche se sembra in un certo senso contrastare con la logica che ha guidato la decisione di anticipare nella notte, la partenza da Lecce del treno Eurostar per Roma, alle ore 5.39, (anziché alle ore 5.50), e con la constatazione che, mentre per i clienti della provincia di Bari l’arrivo dell’Eurostar da Roma alle ore 23.44 non venga considerato notte inoltrata, lo sia alle 23.31, per quelli della provincia di Lecce.
Forse una questione di latitudine. Certamente le richieste, come le esigenze, possono essere molte e diversificate. Ma mi chiedo perché cambiare un servizio che a detta di tanti cittadini e clienti della nostra provincia funzionava? Perché la nuova offerta per Bari, che presumo sia stata decisa per soddisfare le identiche nostre esigenze di andata e ritorno, è stata collocata alle 19.45, anziché in un orario tale da permettere il proseguimento per Brindisi e Lecce?
Trenitalia avrà senz’altro i suoi mezzi per sondare le necessità, per acquisire le richieste. Ma credo che le istituzioni locali, i comuni, le province, le camere di commercio, le associazioni dei consumatori, sappiamo e possono, a pieno titolo, rappresentare in modo adeguato e più appropriato quelle dei cittadini e del territorio.
Queste erano le motivazioni per le quali, nel passato, in sede di programmazione o di modifiche dell’orario ferroviario, venivano “sentite” dalle ferrovie, nell’ambito di quel rapporto di reciproca collaborazione e di reciproca utilità, che legava l’impresa di trasporto ferroviario al territorio.
Una procedura virtuosa, che credo vada ripristinata. Prima e non dopo la programmazione dell’orario. Nel frattempo è necessario, con il contributo di tutti, a qualsiasi livello, chiedere le modifiche necessarie per non mortificare il Salento.

Vincenzo Albano
Consigliere Comunale Partito Democratico