Fasano, 22/12/2009
Approvato il progetto di ristrutturazione di un'immobile confiscato alla criminalità organizzata
E’ stato approvato dal ministero dell’Interno il progetto per la ristrutturazione dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata e sito nella frazione fasanese di Pezze di Greco, attualmente di proprietà del Comune.
Il costo complessivo dell’opera è pari a 783.200 euro ed «il ministero ce li ha concessi tutti, ossia ha approvato per intero il nostro progetto, senza stralciarne alcuna parte – afferma il vicesindaco Antonio Scianaro che ha seguito personalmente tutto l’iter amministrativo del piano progettuale -. Ho curato con grande impegno giornaliero l’intera materia – prosegue Scianaro – prima qui a Palazzo di città per tutta la fase progettuale e, poi, tenendomi in contatto costante con i funzionari del ministero dell’Interno per conoscere nei dettagli l’iter amministrativo che stava seguendo il progetto, cui tengo particolarmente, tanto più che l’obiettivo finale è quello di dare alla frazione ed a Fasano un immobile destinato ad attività sociali: una giusta riconversione per un edificio che prima apparteneva alla criminalità organizzata e che adesso, dopo la confisca, l’assegnazione al Comune ed i lavori di ristrutturazione che andremo a fare – sottolinea Scianaro - potrà diventare, effettivamente, di proprietà della città e ad uso esclusivo del nostro territorio».
La proposta progettuale era stata presentata nell’ambito del “Progetto Astrea per lo sviluppo e la legalità” all’interno del Pon europeo (2007-2013) sulla sicurezza per lo sviluppo e, segnatamente, per le finalità di migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
«Il progetto approvato dal ministero – specifica il vicesindaco Scianaro – è il frutto di una sinergia pubblico-privata, giacché l’associazione onlus “Casa dei giovani” che ha la sede nazionale in Sicilia e che da sempre si occupa della gestione a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità, ci aveva formalmente presentato richiesta, attraverso il responsabile nazionale don Salvatore Lo Bue e la filiale fasanese del sodalizio, col responsabile locale, lo psicologo Pietro Trisciuzzi, di essere coinvolta nella ricerca dei fondi e nella predisposizione di un progetto preliminare.
Così – spiega Scianaro – abbiamo colto la palla al balzo ed abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa che, pur nel rispetto dei ruoli del Comune e della stessa associazione, ha previsto l’elaborazione gratuita del progetto preliminare da parte della “Casa dei giovani” e l’avviamento dell’iter procedimentale a carico del nostro settore comunale Pianificazione e gestione del territorio con l’ing. Antonio Mansueto.
Va chiarito che – precisa Scianaro – quando le opere di recupero dell’immobile saranno terminate, l’Amministrazione comunale predisporrà una convenzione con la stessa “Casa dei giovani” attraverso cui verranno disciplinati in modo particolareggiato tutti gli aspetti relativi alla gestione dell’immobile, compresa la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stesso in rispetto delle normative comunali, regionali, nazionali e comunitarie».
L’immobile in questione è ubicato nella frazione fasanese di Pezze di Greco: si tratta di una struttura composta da un appartamento in corso Nazionale e da due locali di pertinenza a piano terra, di cui uno affacciantesi sullo stesso corso Nazionale e l’altro su via Minò.
L’intero complesso è entrato a far parte del patrimonio indisponibile del Comune con delibera del 5 maggio 2008 in seguito al decreto di confisca del 28 febbraio precedente assunto dall’Agenzia del Demanio. I fondi ottenuti attraverso il ministero dell’Interno serviranno alla ristrutturazione dell’intero complesso e alla dotazione di arredi e attrezzature (dalle scaffalature ai computer), in vista dell’altro progetto presentato dalla “Casa dei giovani” nell’ambito del Piano sociale di zona, ossia quello di allocare nell’immobile ristrutturato un Centro socio-educativo diurno per minori e un Centro di ascolto e di segretariato sociale per informare e orientare le famiglie e i soggetti con problemi verso percorsi di riabilitazione, di protezione sociale e reinserimento socio-lavorativo.
«La scelta di riconvertire un immobile confiscato alla criminalità organizzata – spiega Scianaro – a due infrastrutture sociali che rivolgono la propria azione a soggetti deboli non è casuale, ma, d’intesa con lo psicologo Trisciuzzi, intende promuovere tra la gente, data la visibilità delle attività che vi saranno svolte, quella sensibilità verso la legalità che spesso manca e fare in modo che la comunità si riappropri e si occupi di problemi che riguardano direttamente ed indirettamente tutti. I due Centri che saranno ospitati nell’immobile di Pezze – sottolinea Scianaro – dovranno diventare un punto di riferimento positivo per tutta la comunità, per contribuire alla costituzione di una società maggiormente inclusiva e diffondere, anzi, radicare, nel tessuto sociale la convinzione e la consapevolezza che il comportamento lecito è quello più vantaggioso per tutti».
L’immobile in questione è composto da un corpo di fabbrica angolare (formato da un interrato, da due grandi vani al piano terra e da un appartamento al primo piano di tre vani) e da due locali a piano terra. L’inizio delle attività dei due Centri è prevista a partire dal gennaio 2011, «data in cui sono previste – spiega il vicesindaco – sia la fine dei lavori di ristrutturazione che la consegna dell’immobile agli amici della “Casa dei giovani”».
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO
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