Brindisi, 22/12/2009

Comparto agroalimentare, esito del convegno in Provincia

Si è svolto questa mattina, presso il Salone di Rappresentanza, il Convegno intitolato “Nuove Politiche per il rilancio del comparto agroalimentare“, moderato dall’assessore alle Politiche Comunitarie e al PIT n°8 della Provincia di Brindisi Pietro Mita.

Alla tavola rotonda hanno preso parte il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Lecce Francesco Pacella. Il convegno si è concluso con l’intervento del presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro.

Di seguito inviamo l’intervento pronunciato dal presidente Massimo Ferrarese nel corso del convegno.
“È sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato Massimo Ferrarese - che l’economia meridionale continua a risentire particolarmente della crisi in tutti i comparti produttivi ed in particolare nel comparto agricolo e di quelli di trasformazione dei prodotti della terra. C’è chi dice molto ottimisticamente che si sta registrando una ripresa dell’economia e il superamento della crisi. Dal mio punto di vista la ripresa sarà molto lenta, interesserà gradualmente i diversi settori dell’economia e soprattutto si dimostrerà disomogenea nelle varie parti del Paese. Non possiamo omettere di dire, in alcun modo, che il nostro Sud continua ad essere penalizzato e mortificato non solo dalla crisi bensì da chi continua a porre l’attenzione verso altre aree del Paese. Tuttavia, l’esperienza derivante dall’analisi di altri settori produttivi ci mette però a disposizione un livello di know-how eccellente e utile per trovare, anche in questo caso, opportune strategie e politiche finalizzate alla ristrutturazione e allo slancio di questo comparto.

Essere competitivi sia sui mercati nazionali che sui mercati internazionali significa partire dal presupposto che i nostri territori abbiano potenzialità tali da definire un vero e proprio ambiente favorevole per sviluppare già prima in loco un vantaggio competitivo su questo specifico settore. E poiché la vocazione primaria del nostro Mezzogiorno è sempre stata l’agricoltura e la trasformazioni dei prodotti della terra, dovremmo iniziare a parlare di Impresa-Territoriale intesa proprio come un sistema esteso, organizzato e interconnesso di imprese produttrici, fornitrici, società di servizi e Istituzioni (università, organismi, associazioni di categoria) capaci di rafforzarsi attraverso azioni sinergiche tra tutti gli attori coinvolti.

Il concetto di Impresa-Territoriale è ciò che in realtà deve promuovere e supportare il già nato Distretto Agro-Alimentare di Qualità Jonico-Salentino. Al di là di qualsivoglia enunciazione di principio il Distretto costituirà, a mio parere, la piattaforma agro-alimentare del Grande Salento. Bisogna passare dall’idea di Distretto tipicamente settoriale alla concezione di un vero e proprio fenomeno socio-territoriale.

È noto ormai quanto sia difficile competere nei mercati ed in particolar modo nel mercato alimentare. Ciò significa ricercare e creare nuovi Elementi Organizzativi Distintivi per le nostre aziende e di Valore nei nostri prodotti. È questa la leva su cui bisogna spingere. Creare la Differenza.

Il Distretto Agro-Alimentare deve rappresentare un vero e proprio Centro di Eccellenza e di Qualità. La sua missione primaria infatti è quella di favorire l’integrazione delle numerose aziende operanti nel settore, organizzare le filiere produttive sfruttando i benefici specifici delle filiere corte unitamente ai vantaggi delle filiere lunghe trovando e integrando man mano le loro specificità evitando così inutili sovrapposizioni e sterili rivalità.

Accanto a tutti questi elementi certamente importanti per cui il Distretto è chiamato ad agire è altresì necessario individuare ed esaminare anche altri fattori critici per Competere e quindi per Penetrare e Crescere nel mercato globale.

Ricerca, innovazione, qualità, marketing e commercializzazione.
Un centro dove si pone la massima attenzione alle dinamiche di mercato e ove sarà possibile cogliere le tendenze e i bisogni dei consumatori.

Monitorare i bisogni dei Clienti significa prevedere con largo anticipo il loro comportamento futuro e quindi trovare le giuste soluzioni da offrirgli.

Ciò è possibile ad esempio attraverso l’implementazione delle più moderne tecniche di soddisfazione delle esigenze del cliente e delle più complesse gestioni delle relazioni con i mercati.

Un centro quindi, dedicato allo studio delle soluzioni per fronteggiare problemi contingenti per ottimizzare la utilizzazione dei finanziamenti pubblici.

E ancora, il Distretto non può che adoperarsi per costituire un Nucleo Qualità che finalizzi sia gli standard qualitativi nei processi di produzione e/o trasformazione dei prodotti agroalimentari sia e soprattutto che individui gli elementi fondamentali per innalzare gli standard qualitativi per differenziare l’offerta produttiva territoriale.

In tal senso, l'aggregazione imprenditoriale intorno ai progetti capaci di integrare le filiere di riferimento di ciascun settore produttivo è il primo passo per creare le condizioni per il riconoscimento di Marchi di Qualità specifici a tutela dei nostri prodotti per farli divenire in tal modo prodotti ad alto valore aggiunto.

E ancora, un Distretto che operi al fianco delle istituzioni universitarie e dei centri di ricerca al fine di individuare soluzioni innovative.
Ricerche e studi che possano migliorare la Governance e i sistemi gestionali delle imprese e che portino in definitiva allo snellimento dei processi delle attività di impresa con conseguente riduzione dei costi variabili e taglio delle attività a basso valore aggiunto.

A tal proposito, il ricorso ad opportuni strumenti e soluzioni nel campo dell’Information Technology è più che necessario. Competere significa evidentemente innalzare il livello delle vendite. Le abilità commerciali sono infatti un’ulteriore fattore critico per il successo delle nostra grande impresa-territoriale. Le competenze commerciali, perciò, agevolerebbero il sistema delle imprese del Distretto ad attuare adeguate politiche di prezzo e a stipulare opportuni contratti di vendita soprattutto nella grande distribuzione e verso i mercati internazionali.

Competere in questo settore significa, altresì, proporsi con determinazione ai mercati locali, nazionali ed esteri.
Finalizzare meglio e di più le operazioni di marketing territoriale e internazionale per un più calibrato sviluppo del business. Pertanto, dobbiamo migliorare la nostra capacità di promozione.

Le nostre produzioni devono essere contraddistinte da caratteristiche uniche, inimitabili, originali e con standard qualitativi eccellenti tanto da essere accolti e ricercati dei mercati mondiali. Tutto ciò è possibile farlo con gli strumenti che il Marketing mette a disposizione. Creare ad esempio un Marchio ad Ombrello cui farebbero capo tutte le specifiche filiere produttive con i loro rispettivi marchi comporterebbe che la sommatoria delle capacità produttive e competitive di ogni singola filiera darebbero un altissimo vantaggio competitivo al Marchio Principale. Se da un lato, quindi, dobbiamo essere forti nella proposta, dall’altro dobbiamo essere forti nell’attrarre noi stessi i potenziali acquirenti con ulteriori azioni.

Risulta pertanto fondamentale fare ancora un passo in avanti; dobbiamo essere in grado di costruire il trinomio turismo-agricoltura-ambiente ed intorno ad esso sviluppare vere e proprie azioni di co-marketing e di promozione territoriale complessiva.

Ciò costituisce il punto di partenza per supportare la proposta del Distretto Turistico del Grande Salento. La cooperazione interdistrettuale e territoriale, come già detto, costituirebbe elemento strategico primario per lo sviluppo di una vera e propria piattaforma economico-produttiva eccellente. Quanto oggi è contenuto in questa relazione costituisce un’idea nuova per il futuro della nostra agricoltura e con essa del nostro territorio.

Un orizzonte nuovo. Un orizzonte che raccoglie ogni specificità imprenditoriale e la fonde con il territorio verso un’idea nuova di Valore Aggiunto per il nostro Mezzogiorno.

Tutto il nostro impegno è finalizzato ad una sempre più efficace e continua cooperazione tra le Province, Regioni del Sud e Associazioni di Categoria, e fra esse e l’azione del Governo Centrale, in una prospettiva strategica riferita ai bisogni collettivi del Mezzogiorno.

Ritrovando quella coesione tesa a massimizzare “l’effetto Sistema” saremo in grado di aumentare la competitività e la crescita uscendone presto e vincitori. Mi rivolgo alle 180 aziende che già hanno aderito al Distretto, alle numerose associazioni di categoria del mondo agricolo, industriale e artigianale, alle Università radicate sul territorio Regionale e ai centri di ricerca e alle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Sappiate integrarvi negli strumenti del Distretto con il massimo impegno. Le Istituzioni Regionali – Provinciali - Comunali - Regionali Vi saranno affianco e Vi supporteranno continuamente nel Vostro cammino. Buon Lavoro”.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI