Brindisi, 05/01/2010
Confartigianato: "energia, due pesi e due misure"
E’ evidente che in provincia di Brindisi si sia scelta la logica dei “due pesi e due misure” in merito alla complessa vicenda energetica. Se il contrasto messo in atto al progetto relativo al rigassificatore fosse stato concretizzato con uguale forza nel confronti di Enel ed Edipower oggi ci troveremmo senza dubbio a rallegrarci per una drastica riduzione dell’utilizzo di carbone e conseguentemente una minore immissione di CO2 in atmosfera e per respirare un’area più pulita perché sarebbero minori anche le quantità di PM10 (polveri sottili), ossidi di azoto, ossidi di zolfo e poi cloro, arsenico, mercurio, piombo, nichel e cromo.
Il sospetto è che in questi anni sia stata organizzata una mobilitazione contro il rigassificatore forse per non disturbare i “manovratori” del carbone. Ci saremmo attesi, infatti, una uguale forte protesta sia a livello popolare che istituzionale nei confronti di entrambi i casi ed invece è accaduto sempre il contrario.
Mentre è andato in scena il “no” al rigassificatore i quantitativi di carbone movimentato nel porto di Brindisi hanno fatto sforare la cifra record di dieci milioni di tonnellate all’anno. Alla luce di questa situazione forse avremmo fatto meglio, paradossalmente, ad accettare il rigassificatore e a bloccare il carbone ai 2,5 milioni di tonnellate l’anno, limite indicato nella convenzione tra Enel e Istituzioni firmata nel 1996. Almeno sul piano dell’inquinamento il rigassificatore non avrebbe comportato alcun incremento di polveri sottili, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, cloro, arsenico, mercurio, piombo, nichel e cromo come invece è accaduto per colpa delle centrali a carbone di Enel ed Edipower. Di certo ne avrebbero guadagnato sia l’ambiente che le aziende impegnate nella realizzazione dell’impianto.
Sia ben chiaro che queste dichiarazioni non sono un invito a schierarsi a favore del rigassificatore ma ad esortare tutti a vigilare affinché le Istituzioni siano decisamente più esigenti, almeno al pari di quanto hanno dimostrato di esserlo nei confronti del rigassificatore, nel negoziare la stesura della prossima convenzione con Enel ed Edipower.
L’invito alle Istituzioni, inoltre, è che si facciano carico di trovare comunque un’alternativa economicamente valida alla sfilza di “no” pronunciata in questi anni e che si pensi in modo coerente allo sviluppo e agli aiuti, soprattutto, per le micro, piccole e medie imprese.
L’auspicio è che il 2010 sia l’anno in cui la concretezza prevalga sui soliti annunci. Si prenda atto, inoltre, che a differenza già di qualche anno fa, quando almeno si pensava di puntare alla valorizzazione del flusso turistico, oggi è venuta meno finanche questa ipotesi che poggiava su solide basi storiche in nostro favore.
COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI - IL PRESIDENTE PROV.LE ANTONIO IGNONE
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