Brindisi, 30/01/2010

Caso Gestor: nota dei consiglieri Albano, Guadalupi e Monetti

Il contratto con la Gestor è stato dichiarato risolto per grave inadempimento contrattuale.
Questo è stato l’esito del lodo arbitrale deliberato all’unanimità dai tre componenti il collegio arbitrale, rappresentante Gestor compreso, il 23 dicembre 2009 e notificato al comune di Brindisi, il successivo 5 gennaio 2010.
Dopo l’ostentata soddisfazione di aver messo riparo ad una situazione deficitaria, che crediamo non si sarebbe mai dovuta verificare ove ci fossero stati controlli ed interventi tempestivi, all’altezza del compito e della responsabilità di una sana amministrazione, qualche informazione e qualche proposito, è calato il silenzio in attesa, si dice, della formula esecutiva.
In pratica molti ignari contribuenti hanno continuato a versare i soldi sul conto corrente della Gestor e, cosa ancora più grave, hanno continuato ad effettuare pagamenti direttamente presso gli uffici Gestor in via Dalmazia. Ma a quale titolo? Il comune lo sa o ignora quanto succede in casa propria? E se lo sa perché non è intervenuto?
Infatti dal 5 gennaio 2010, il comune sa che la Gestor non è più abilitata a riscuotere alcunché dal contribuente brindisino. Non bisognava certamente attendere l’efficacia esecutiva, che è necessaria per altri motivi.
Non crediamo che sia stato sufficiente qualche conto corrente inattivo, l’apertura di uno sportello presso il comune, né qualche lettera, per liquidare la pratica e attendere.
La legge, ( art.5 n. 212 del 2000 ) recante le disposizioni sui diritti del contribuente, ma anche il senso comune, impone alle amministrazioni di assumere ogni iniziativa per mettere i cittadini in condizioni di adempiere correttamente alla propria obbligazione tributaria.
Non è solo quindi responsabilità della Gestor se ha continuato a riscuotere i tributi, ma anche dell’Amministrazione comunale che doveva impedirlo, attivando i conti correnti comunali e informando i cittadini, in modo capillare e con ogni mezzo, (stampa, affissioni, audiovisivi e strumenti telematici) che non avrebbero dovuto e potuto più rivolgersi alla Gestor per effettuare i loro pagamenti.
Attualmente non conosciamo quali iniziative sono state messe in campo, quale linea di indirizzo si intende prendere per mettere riparo a questa situazione. Se si ritiene valido e praticabile quell’orientamento espresso dal consiglio comunale nel maggio del 2008. Quanto si sta facendo nel frattempo per quei 20 lavoratori della Gestor, altamente professionalizzati, sui quali pende la spada di Damocle della disoccupazione ed ai quali non è stato ancora versato parte dello stipendio del mese di novembre, quello dei mesi di dicembre, gennaio e la tredicesima mensilità.
Sono problemi che potevano e dovevano essere affrontati e risolti tempestivamente. C’è stato tutto il tempo per poter programmare le cose ed evitare anche l’attuale confusione che si sta giornalmente verificando nell’ufficio tributi del comune, sul quale riteniamo necessario ed urgente intervenire per rispetto dei cittadini e dei dipendenti comunali, letteralmente soffocati dall’impegno e dalla mole di lavoro.
Nondimeno, riteniamo che qualunque decisione non possa prescindere dalla tutela del posto di lavoro dei 20 lavoratori Gestor e, per evitare rischi, dalla riscossione giornaliera dei tributi e quant’altro, sui conti comunali.
Nel frattempo silenzio, domina solo la confusione di idee e di soluzioni. Si attende, anche se non ne comprendiamo il motivo, l’efficacia esecutiva: speriamo prossima.

Vincenzo Albano
Vincenzo Guadalupi
Antonio Monetti