Oria, 16/02/2010

Franco D'Arpa: "la città dimentica il martire Emilio Monaco"

Il 27 gennaio come ben sappiamo si è celebrato in Italia il "Il giorno della memoria della Shoa", mentre il 10 febbraio "Il giorno del ricordo delle vittime delle foibe". Fra l'altro in varie Prefetture vi sono state cerimonie con consegne di riconoscimenti del Presidente della Repubblica ai figli e nipoti degli italiani uccisi e gettati nelle foibe.
Ad Oria, invece, niente di tutto questo. Silenzio assoluto.... .assordante da parte di tutti: associazioni e forze politiche. Forte è stato il messaggio del Presidente Napolitano il 10 febbraio che ha ribadito che il tempo dell’oblìo è finito: «Siamo qui per rinnovare anche quest’anno l’impegno comune del ricordo, della vicinanza, della solidarietà - dice il presidente - contro l’oblìo, contro forme di rimozione diplomatica che hanno pesato in passato e causato tante sofferenze».
In occasione di una mia ricerca ho avuto modo di scoprire che fra le vittime delle foibe vi fu anche un oritano: Emilio MONACO di Leonardo e di Maddalena Scarciglia, nato a Oria il 14.4.1898, residente a Gorizia, Guardia di P.S. in servizio presso la Questura di Trieste, arrestato a Gorizia il 23.5.1945.
Risulta deportato e dato per deceduto in località ignota.
(Fonti: Ministero degli Esteri Sloveno (che lo comprende tra i civili) e Dichiarazione di Morte Presunta del Tribunale di Gorizia (Cfr. Gazzetta Ufficiale parte II del 04/02/1952): arrestato da elementi slavi a Gorizia.)
Purtroppo Emilio Monaco non è mai stato ricordato dalla sua città, dalla sua Oria, nella quale però trovano posto toponimi stradali dedicati a personaggi ambigui o odiati come Pier delle Vigne e Papa Paolo IV° (entrambi non hanno mai avuto a che fare con Oria ed il secondo è stato grande persecutore degli ebrei - di lui i Romani dicevano che se sua madre avesse previsto la sua carriera, l’avrebbe strangolato appena nato-). Distinti saluti.

Cav. Francesco Arpa, Ispettore Polizia in congedo