Roma, 20/10/2004

Registro degli inquinatori: interrogazione della Stanisci

La Senatrice Rosa Stanisci ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio relativamente ai dati diffusi dall'UE con il registro delle emissioni inquinati ( clicca qui per la notizia su Brundisium.net) .
Riportiamo integralmente il testo.

Premesso che…
la Commissione Europea, nei giorni scorsi, ha diffuso i dati contenuti nel Registro Europeo per le emissioni inquinanti dai quali si rileva che dei 50 agenti pericolosi emessi nell’ambiente dai diversi settori produttivi presi in considerazione, numerosi di questi sono ubicati in Italia e due in particolare nella Regione Puglia;
per i due impianti della Puglia, corrispondenti agli stabilimenti ILVA di Taranto ed alla Centrale Termoelettrica Enipower di Brindisi, sono stati determinati emissioni di monossido di carbonio, cadmio, cromo, piombo, diossina, idrocarburi nel primo e zinco nel secondo impianto per quantitativi superiori al 10% delle emissioni totali europee relative a tali sostanze;
in considerazione dei gravi danni prodotti all’ambiente ed alla salute dei cittadini anche per la presenza di tali attività industriali, le due aree di Taranto e Brindisi sono state dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale sin dal 1989, per il cui risanamento, nel 1998 sono stati approvati i rispettivi piani di disinquinamento che prevedono numerosi interventi, alcuni dei quali ancora non risultano ancora nemmeno attivati;
a seguito delle attività di caratterizzazione dei suoli e delle acque, alcune delle quali si stanno ancora effettuando in attuazione del Programma Nazionale di bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale relativamente alle due aree citate, lo stato dell’ambiente che sta emergendo risulta di gran lunga più inquinato e pericoloso di quello prospettato dalla Commissione Europea e innanzi richiamato;
in merito agli stabilimenti che immettono nell’ambiente sostanze pericolose, il cui elenco è stato aggiornato ed implementato fino a considerare oltre 90 sostanze, la stessa Commissione ha invitato gli stati membri ad armonizzare i metodi di misurazione ed i sistemi di calcolo delle sostanze pericolose ed a prendere in considerazione anche altri possibili fattori inquinanti finora sottovalutati.
Di fronte a tutto questo, l’interrogante, che già in precedenti interrogazioni ha richiamato la necessità di attivare interventi urgenti e concreti per la bonifica del sito industriale di interesse nazionale di Brindisi senza ottenere ad oggi alcun riscontro, chiede al Ministro:
- quali sistemi si intendono adottare per verificare, rispetto alle diverse realtà produttive presenti sul territorio ed indicate dalla Commissione Europea, il reale stato di inquinamento delle aree interessate e quali sono i potenziali pericoli per la salute dei lavoratori che operano presso tali stabilimenti ed i cittadini interessati;
-quali urgenti interventi si intendono adottare per mettere in sicurezza e bonificare le aree già caratterizzate da un elevato stato di inquinamento per la presenza di notevoli sostanze tossiche presenti nei suoli e nelle acque di falda come già accertato nelle aree industriali e nelle acque portuali di Brindisi e Taranto.

Roma 19 ottobre ’04
La Senatrice
Rosa Stanisci

COMUNICATO UFFICIO STAMPA SEN. STANISCI