Brindisi, 06/03/2010
Valentino (DeR) sui tagli del Governo all'emittenza locale
E’ passata in questi giorni al Parlamento, senza il clamore che avrebbe meritato, una legge liberticida che rischia di far chiudere decine di piccole testate televisive locali. Con l’ultima legge finanziaria nazionale infatti non sarà più possibile per queste aziende detrarre le spese telefoniche sostenute, non si potranno detrarre altresì i consumi elettrici e nemmeno le spese per il pagamento delle agenzie di stampa. A questi andranno ad aggiungersi i forti tagli ai contributi statali per la gestione degli impianti televisivi e per le spese del personale. Tutta questa improvvisa riduzione di risorse si verifica ad un passo dall’introduzione definitiva del digitale terrestre (che verrà completata nel 2012 su scala nazionale) che prevede ingenti investimenti per le emittenti per l’innovazione tecnologica. La crisi economica globale inoltre si è fatta sentire anche in questo settore con una forte contrazione delle entrate pubblicitarie.
Le piccole emittenti sono a nostro giudizio la coscienza civile di un territorio. Senza l’ eco da loro amplificato su battaglie quali le quote carbone, il rigassificatore, il no al nucleare, la vicenda rifiuti, le trivellazioni marine ecc. ci chiediamo se la società civile della nostra provincia avrebbe avuto lo stesso grado di informazione e di vigilanza.
“Brindisi Democratica” chiede ai futuri governatori della nostra regione che si impegnino ad individuare tra le pieghe del bilancio delle provvidenze che possano consentire alle piccole emittenti di poter essere aiutate in questa difficile contingenza e di poter raggiungere l’avvio del digitale terrestre ad armi pari con i grandi network televisivi. In alternativa l’informazione locale resterà in balia di una o due grandi emittenti regionali che con un giornalismo magari fazioso potrebbero narcotizzare le coscienze delle popolazioni con i danni che noi tutti possiamo immaginare.
Dott. Salvatore Valentino -
Capogruppo “Democratici e Repubblicani” |