Brindisi, 06/03/2010

Associazioni: "nessuno si illuda che sarà accettato l'inaccettabile"

Di seguito il testo di una lettera aperta inviata dalle Associazioni Ambientaliste di Brindisi ai quattro candidati alla Presidenza della Regione Puglia.

Le nostre associazioni, quale significativa espressione di un più vasto ed articolato movimento di cittadinanza attiva presente nella comunità di Brindisi e provincia, operano in quanto tali (le scelte politiche degli aderenti sono ovviamente altra cosa) solo sul versante sociale e quindi al di fuori di ogni schieramento partitico. Esse sono interpreti di diffuse sensibilità ed istanze in merito a problemi di cruciale importanza per il futuro della nostra comunità. Problemi che interpellano fortemente la politica e che vanno tenute nel debito conto anche nel corso di questa campagna elettorale. Chiediamo perciò ai candidati al ruolo di Presidente della Regione Puglia e ai responsabili regionali e provinciali delle forze politiche di far conoscere all'elettorato interessato e, ove per cortese attenzione lo si ritenga, direttamente anche ai sodalizi scriventi le loro scelte ed i loro impegni sui temi sintetizzati nell'unito documento. Un esigenza di trasparenza democratica che certo non può sfuggire alla sensibilità politica e sociale dei destinatari della presente lettera.

Nuovo sviluppo, rigassificatore e carbone: nessuno si illuda che dopo le elezioni potrà essere accettato l'inaccettabile.

Per fare avanzare il progetto di una diversa economia locale capace di favorire l’incremento dell’occupazione con la tutela dell’ambiente e della salute è indispensabile lottare su due fronti: quello della costruzione di un nuovo modello di economia locale e quello della tutela della salute e dell’ambiente.
Sul primo per mettere in atto iniziative rivolte alla promozione, con interventi coordinate della Regione e degli Enti locali, di attività economiche diverse da quelle della grande industria come l’agricoltura, il commercio, il turismo, le attività marittime, l’artigianato, il manifatturiero, il potenziamento del comparto aeronautico e tutte le imprese capaci di valorizzare potenzialità e vocazioni locali. Un impegno che richiede il rilancio dell’esigenza di una grande consultazione dei cittadini e delle loro rappresentanze promossa concordemente dalle istituzioni locali (Provincia e comuni), per raccogliere istanze ed orientamenti da offrire, dopo le necessarie mediazioni tecnico-professionali, alla valutazione e alle deliberazioni degli organi Consiliari provinciale e comunali: un bagno di democrazia partecipativa di cui abbiamo assoluto bisogno.
Sul secondo fronte per rimuovere gli ostacoli che sbarrano la strada al nuovo modello di economia: impianto di rigassificazione a Capobianco ed inquinamenti a partire da quello pesantissimo provocato dal polo energetico.
E su questa linea la regione e le amministrazioni locali sono chiamate ad operare, in sintonia fra di loro per contrastare con ogni determinazione la realizzazione del rigassificatore in sintonia con la battaglia sociale condotta dalle associazioni e dai movimenti di cittadinanza attiva e approntare sin d’ora i necessari ricorsi giudiziari amministrativi contro l’assurdo parere favorevole alla compatibilità ambientale dell’impianto espresso (ma non ancora formalizzato) dalla competente Commissione ministeriale.
E' necessario riprendere dopo le elezioni regionali la trattativa con l’ENEL, aprendola agli altri enti elettrici, per addivenire ad una riduzione del carbone bruciato superiore a quell’improponibile 10% miseramente condito da maggiorazioni aleatorie e lontane nel tempo.
La riduzione del combustibile deve essere immediata e seria nonché accompagnata da un forte potenziamento dei controlli pubblici ed in particolare di quelli dell’ARPA che recentemente ha lanciato per bocca del direttore Assennato un grido d’allarme per le difficoltà e i ritardi in cui si dibatte.
Ed al riguardo va rilevato che il Presidente della Provincia, al quale continuiamo a chiedere la convocazione del Consiglio provinciale su questi due scottanti problemi ambientali, ha ora riconosciuto, dopo aver insistito per la firma immediata della convenzione, che “occorre ancora del tempo per determinare le condizioni complessive per la ripresa del confronto a causa delle diverse valutazioni per la riduzione del CO2, la corrispondente riduzione di carbone e le ricadute economiche”.

Le nostre associazioni sono su posizioni ragionevoli e lontane da ogni radicalismo ideologico ma nel contempo sono pronte a combattere ogni estremismo produttivo ed ogni forma di irresponsabilità politica. seguire con la dovuta attenzione le complesse e rilevanti vicende della Costiero Adriatica e dello zuccherificio SFIR con annessa l’ennesima centrale elettrica.
I problemi della nostra comunità devono essere posti al centro di questa campagna elettorale. Nessuno si illuda che ciò che non si sta facendo oggi (formalizzazione del parere via sul rigassificatore e sottoscrizione di una inaccettabile convenzione con l’ENEL) si possa fare disinvoltamente dopo le elezioni senza fare i conti con una ferma protesta sociale che non mancherà certo di sollecitare ogni controllo di legalità da parte dei competenti organi giudiziari.

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente, Salute Pubblica.