Brindisi, 14/03/2010

I Consulenti del lavoro dialogano con le istituzioni

“Continua l’azione dei consulenti del lavoro della provincia di Brindisi nel cercare di dare suggerimenti per rendere più concreta, operativa ed attuale, l’azione del mondo politico che si occupa di lavoro ed impresa”, questa la dichiarazione del Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Brindisi, Dario Montanaro, dopo la Tavola Rotonda: I Consulenti del lavoro incontrano la politica, tenutasi presso il Grand Hotel Internazionale di Brindisi, nella mattinata di mercoledì 10 marzo 2010.
Un confronto dinamico e aperto quello tra la candidata alla Presidenza Regionale, Adriana Poli Bortone, e i consulenti del lavoro di tutta la provincia, che si sono riuniti per discutere su alcuni temi nevralgici legati al mercato del lavoro e alla gestione dei rapporti di lavoro.
I 200 consulenti del lavoro di Brindisi assistono circa 15.000 aziende della provincia da cui dipendono circa 15.000 lavoratori; in virtù di tale capacità sociale e professionale la categoria ha esplicato le difficoltà che incontra nell’esercizio della propria professione, cercando di proporre alle amministrazioni pubbliche delle possibili soluzioni in materia di: Politiche Attive per il lavoro, che fronteggino una realtà, nella quale la formazione dei giovani, si scontra con la mancanza di un’offerta di lavoro concreta e di conseguenza mortifica le aspettative riposte nei percorsi formativi a seguito dell’impossibilità di far fruttare le competenze raggiunte in un lavoro che non esiste. L’appello che la categoria ha rivolto alla politica è quello di riflettere sul fatto che, anche se difficile e complicato, bisogna fare in modo di trovare soluzioni operative affinchè il sistema (privato o pubblico) dei “datori di lavoro” cresca e “crei lavoro da offrire”.
Fondamentale importanza quindi, assume la gestione dei processi di formazione rispetto al contratto di apprendistato che, ad oggi, risente fortemente dei limiti e delle condizioni poste dalla normativa regionale, rispetto alle quali la categoria ritiene sia fondamentale che le aziende ed i lavoratori possano scegliere le modalità e i soggetti con cui fare formazione.
Una realtà resa ancor più difficoltosa dal fatto che non vi è un reale punto d’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. I centri d’impiego oggi, infatti, vengono considerati al pari dei “vecchi” uffici di collocamento destinati a luoghi in cui svolgere elusivamente funzioni burocratiche inutili per l’opportunità occupazionale.
Altro punto fondamentale dell’incontro è stato l’invito della categoria alla candidata, a riflettere sull’ipotesi attraverso la quale l’istituzione Regionale si impegni a promuovere percorsi di decentramento delle sedi di contrattazione collettiva in materia di lavoro, così come stabilito nel protocollo del febbraio 2009, facendo in modo che il nuovo motore dello sviluppo economico/industriale sia rappresentato dalle imprese che in prima persona partecipano alle decisioni, stabiliscono le regole e che pertanto saranno obbligate a rispettarle.
Tutte istanze accolte dalla Sen. Adriana Poli Bortone, che ha confermato il ruolo strategico dei consulenti del lavoro, individuandoli tra i soggetti da inserire nel Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro.

COMUNICATO STAMPA ORDINE PROVINCIALE CONSULENTI DEL LAVORO