Brindisi, 19/03/2010
Arriva la Spiramicina: Sanofi-Aventis investe 26 milioni nello stabilimento di Brindisi
Il sito produttivo sanofi-aventis di Brindisi, una delle più importanti realtà industriali del settore farmaceutico nel Mezzogiorno, continua il suo percorso di crescita. Grazie ad un investimento di 26 milioni di euro prenderà prossimamente il via la produzione di Spiramicina, un farmaco che potrà rafforzare ulteriormente la presenza di sanofi-aventis nel settore degli antibiotici e consentirà di accrescere l’eccellenza dello stabilimento, destinato a divenire sempre di più un polo di riferimento internazionale nella strategia del Gruppo, con evidenti risvolti positivi su Brindisi e sulla sua provincia. Il sito produttivo continua un percorso che ha visto negli ultimi anni una crescita tecnologica costante e una specifica attenzione alla ricerca. Grazie alla futura produzione della Spiramicina, si stima che il fatturato dello stabilimento di Brindisi possa aumentare del 30%, con conseguenze positive previste anche sull’occupazione (+ 10%) e sulla riduzione dei costi (- 20%).
La produzione di Spiramicina si affianca, solo per rimanere nell’ambito degli antibiotici, a quella della Rifampicina, un farmaco essenziale nel trattamento della tubercolosi, che viene esportato in molti Paesi in via di sviluppo, ed in particolare in Sud-Africa. Tra i principali destinatari esteri delle produzioni del sito pugliese, ci sono anche gli Stati Uniti, il Giappone e i paesi europei.
L’annuncio di questo nuovo, importante passo avanti, che conferma l’impegno di sanofi-aventis in Italia ed in particolare nella Regione Puglia, è stato dato oggi nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi presso lo stabilimento di Brindisi, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e del Gruppo.
“Ognuno dei 5 stabilimenti di sanofi-aventis presenti sul territorio italiano si contraddistingue per specifici ambiti di attività, contribuendo a fare dell’Italia uno dei punti di riferimento all’interno della realtà industriale del Gruppo. Nelle strategie internazionali di sanofi-aventis lo stabilimento di Brindisi rappresenta un polo significativo a livello mondiale nella produzione di antibiotici, e l’avvio della produzione di Spiramicina è un ulteriore segno dell’impegno della nostra azienda nell’offrire risposte efficaci ai bisogni non soddisfatti di salute in tutto il mondo. – ha spiegato Philippe Luscan, Vice presidente senior Affari Industriali sanofi-aventis. Inoltre, nell’ottica di sostenere con maggior efficacia lo sviluppo del business e le previsioni di evoluzione geografica dei mercati, sanofi-aventis mira a sviluppare le sinergie fra i 72 stabilimenti del proprio assetto industriale per rendere più efficienti i processi produttivi e rafforzare le piattaforme per la crescita a lungo termine”.
Brindisi e l’Italia giocano un ruolo di primo piano anche nell’ambito del programma Accesso ai Farmaci del Gruppo. Infatti a Brindisi, oltre alla Rifampicina per la lotta alla tubercolosi, vengono prodotti e distribuiti farmaci contro altre “malattie dimenticate”, come la tripanosmiasi umana (o malattia del sonno), la lebbra e l’epilessia. In particolare lo stabilimento pugliese, che rappresenta tra l’altro un sito di riferimento per l’occupazione nel Sud Italia, ha visto negli ultimi anni un costante sviluppo grazie anche alle attività di ricerca attivate ed agli investimenti effettuati da sanofi-aventis. Presso lo stabilimento hanno infatti sede il centro multidisciplinare di biotecnologie, composto da 5 laboratori biotecnologici altamente specializzati, dedicato alla produzione di principi attivi farmaceutici e allo sviluppo di nuove molecole farmacologicamente attive e dei relativi processi. Non solo. Dal 2005 ad oggi sono stati investiti quasi 19 milioni di euro in programmi di ricerca in partnership con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) - che hanno riguardato, ad esempio, la formazione di ricercatori qualificati nello sviluppo di processi e prodotti innovativi nel settore dei farmaci antinfettivi - a cui si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro per il biennio 2010-2011. Il programma di sviluppo del sito produttivo è stato condotto nel rispetto per l’ambiente: sanofi-aventis, infatti, ha recentemente investito 2,3 milioni di euro a sostegno di iniziative legate al tema dell’eco-sostenibilità.
“L’avvio della produzione dell’antibiotico Spiramicina e il conseguente investimento di 26 milioni di euro è un passaggio chiave nella crescita del sito produttivo, che rafforza ulteriormente il ruolo di Brindisi nella schacchiera mondiale della produzione di sanofi-aventis – ha commentato Daniel Lapeyre, Amministratore delegato sanofi-aventis Italia. La nuova produzione non è solo un’ulteriore dimostrazione di quanto sanofi-aventis creda nell’Italia e si impegni per il sistema Paese, ma anche un riconoscimento della volontà dell’azienda ad investire, a tutelare e a promuovere l’eccellenza nazionale. A questo proposito, per sanofi-aventis è fondamentale trovare nelle Istituzioni la possibilità di favorire l’accesso all’innovazione, che è parte essenziale di un progetto industriale. Il nostro intento è quello di continuare a credere nella Regione Puglia e nel sito di Brindisi, che è stato in grado di creare e affermare sul territorio una realtà industriale ed economica di primo livello. Inoltre, grazie alla strategia di partenariato tra sanofi-aventis e le Istituzioni, in particolare con le autorità regionali, il sito di Brindisi è stato scelto dalla Regione Puglia per l’accesso ai finanziamenti previsti dai Contratti di Programma per la realizzazione dei nuovi impianti dedicati alla produzione di Spiramicina. Questo percorso di sviluppo prevede ovviamente una collaborazione costante con le Istituzioni, al fine di creare un circolo virtuoso a tutto vantaggio della possibilità di accedere alle nuove soluzioni terapeutiche e della garanzia di un migliore livello assistenziale per la popolazione”.
Il partenariato a fianco delle Istituzioni è un elemento distintivo di sanofi-aventis, che conferma quindi la propria volontà di continuare ad investire in Italia, favorendo la crescita di competenze nel nostro Paese. Lo stabilimento di Brindisi, in questo senso, è un esempio emblematico delle opportunità di sviluppo che ricerca, tecnologia e produzione di altissimo livello contribuiscono ad offrire nel Sud Italia.
“Nel solo 2009, grazie all’impegno di 184 collaboratori, il sito di Brindisi ha prodotto 113,5 tonnellate di principi attivi, consentendo di raggiungere un fatturato di 50,5 milioni di euro – ha affermato Gennaro Di Lemma, Direttore dello stabilimento sanofi-aventis di Brindisi. Il sito si distingue su scala internazionale per gli alti livelli professionali e qualitativi raggiunti, che confermano come nella nostra regione sia possibile ottenere livelli di eccellenza e risultati di grande impatto su scala internazionale. Per questi motivi, infatti, a dimostrazione della volontà di sanofi-aventis di continuare ad investire nelle attività di produzione e di ricerca nel campo dell’antibiotico-terapia, nella competizione per la gara di assegnazione della produzione di Spiramicina tra i 72 stabilimenti produttivi del Gruppo a livello mondiale, di cui 5 in Italia, il sito pugliese è stato scelto per la propria eccellenza e unicità nella produzione di farmaci antibiotici”.
Sanofi-aventis Italia è la principale realtà industriale del settore farmaceutico, tra le prime per tasso di occupazione e per volontà di investire nel Paese. In Italia ha una consolidata presenza sul territorio e attività che spaziano dalla ricerca, alla produzione, alla commercializzazione di farmaci. Nel periodo 2010-2013, sanofi-aventis prevede un piano di investimenti di circa 320 milioni di euro mirato allo sviluppo della sua presenza industriale e delle attività di ricerca nel nostro Paese, che va ad aggiungersi agli oltre 200 milioni di euro stanziati nel quadriennio 2006-2009.
Sanofi-aventis
Sanofi-aventis, azienda farmaceutica leader a livello mondiale, ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni terapeutiche per migliorare la vita di ognuno. Sanofi-aventis è quotata alle borse di Parigi e New York.
In Italia, sanofi-aventis è la prima realtà industriale farmaceutica a livello nazionale, con circa 3.200 collaboratori, di cui 1.400 nei 5 stabilimenti con sede ad Origgio (VA), Garessio (CN), Anagni (FR), Scoppito (AQ) e Brindisi, dove vengono confezionati farmaci destinati ai mercati internazionali, nei 5 continenti. A Milano, dove ha sede il quartier generale, nel 2008 è stato inaugurato il Centro Ricerche Sanofi-Midy, specializzato nella ricerca preclinica.
Stabilimento sanofi-aventis di Brindisi
Nato nel 1966, come Aminova, società mista Nestlé-Kiowa, per la produzione di glutammato sodico per fermentazione su melassa, lo stabilimento è stato acquistato nel 1970 dal Gruppo Lepetit e riconvertito con un investimento di diversi miliardi alla produzione di intermedi e principi attivi farmaceutici, principalmente la Rifampicina. Nel corso degli anni è stato ulteriormente ampliato, introducendovi la produzione di ulteriori principi attivi quali la Tetraciclina, la Eritromicina, produzioni oggi dismesse, la Teicoplanina ed il Deflazacort. Oggi copre un’area di circa 150.000 m2, ed è diventato progressivamente un centro multidisciplinare di Biotecnologie, dedicato non solo alla produzione di principi attivi farmaceutici ma anche allo sviluppo di nuove molecole farmacologicamente attive e dei relativi processi.
Sul fronte della produzione, lo stabilimento di Brindisi ha a propria disposizione 3 impianti chimici (di cui uno completamente automatizzato), un impianto per il recupero di solventi, un ossidatore termico e 5 Laboratori Biotecnologici Multidisciplinari, in aggiunta a un impianto pilota di fermentazione e a quello industriale.
Nel sito vengono prodotti diversi principi attivi farmaceutici, in particolare nel settore dell’antibiotico-terapia: la Rifampicina, fondamentale per il trattamento della tubercolosi, e la Teicoplanina, anche essa scoperta dai ricercatori Lepetit negli anni ’70, antibiotico per uso ospedaliero indicato come “salvavita” in caso di gravi infezioni nosocomiali non trattabili con altri farmaci. Un’altra produzione è quella del Deflazacort, un corticosteroide che presenta minori effetti collaterali rispetto a prodotti similari. Lo stabilimento produce anche intermedi e principi attivi per altre aziende farmaceutiche.
Grazie all’attività dello stabilimento pugliese, tra l’altro sede di specifici progetti di ricerca attuati in collaborazione con centri di ricerca Universitari e promossi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sanofi-aventis è oggi tra i più importanti produttori mondiali di Rifampicina, partecipando al programma di Accesso ai Farmaci del Gruppo, che prevede di mettere a disposizione dei Paesi in via di sviluppo farmaci a prezzo di costo. In particolare uno dei principali destinatari dell’antibiotico prodotto a Brindisi è il Sud-Africa, cui va una parte consistente della produzione annua della sostanza.
Cifre chiave:
• 184. I collaboratori che operano nel sito
• Circa 5.000. Le ore di formazione effettuate nel 2009.
• 20,3. I milioni di euro relativi agli investimenti previsti dallo stabilimento di Brindisi nel 2010.
• 50,5. I milioni di euro relativi al fatturato del 2009, di cui 43,4 milioni di euro relativi al fatturato proveniente dalle vendite in Italia.
• 113,5. Le tonnellate di principi attivi prodotti dallo stabilimento di Brindisi, nel 2009, tra cui Rifampicina, Teicoplanina e Deflazacort.
• 19 circa. I milioni di euro investiti in progetti di ricerca in partnership con il MIUR dal 2005 ad oggi. Altri 5 milioni di euro sono previsti per il biennio 2010-2011.
• 5. I Laboratori Biotecnologici Multidisciplinari attualmente presenti nel sito.
• 2,3. I milioni di euro investiti a sostegno di iniziative legate al tema dell’ecosostenibilità e rispetto ambientale
Spiramicina, identikit di un antibiotico
La Spiramicina fa parte della famiglia dei macrolidi, ed è tra i farmaci maggiormente impiegati nel trattamento di diverse malattie infettive.
Si tratta di un medicinale “naturale”: viene infatti prodotto da un particolare batterio, chiamato Streptomyces ambofaciens. Il farmaco possiede uno spettro d’azione simile a quello dell’eritromicina, uno dei “capostipiti” della moderna terapia antibiotica, ed è attivo su ceppi di stafilicocco e streptococco resistenti all’eritromicina. Per questo motivo il suo impiego può trovare indicazioni nel trattamento di alcune infezioni sostenute da germi di questo tipo, chiamati tecnicamente “gram positivi”, ed in particolare da stafilococchi. In genere quindi il trattamento con Spiramicina viene prescritto in caso di infezioni localizzate, come le mastiti (infezioni della mammella particolarmente frequenti in corso di allattamento), e di alcune infezioni respiratorie.
Nel tempo è stata inoltre scoperta una specifica azione della Spiramicina: è stato riscontrato infatti che l’antibiotico risulta efficace nei confronti di alcuni batteri e di microorganismi di natura non batterica, come il toxoplasma gondii. Questo “invisibile” nemico della salute è il responsabile della toxoplasmosi, infezione che risulta particolarmente temibile soprattutto quando si sviluppa nei primi mesi di gravidanza, perchè può creare problemi al feto in via di sviluppo all’interno dell’utero materno.
La Spiramicina viene oggi considerata uno dei farmaci di elezione per il trattamento di questa infezione, a riprova della sua efficacia e della sua sicurezza d’impiego.
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