Brindisi, 19/03/2010

Operazione New Fire: tutti i dettagli

Nelle prime ore del mattino i carabinieri della compagnia carabinieri di brindisi hanno tratto in arresto, nell’ambito dell’operazione denominata New fire: così è stata denominata l'operazione che, nelle prime ore del mattino di oggi, ha portato i Carabinieri della compagnia di Brindisi a notificare dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei membri di un'associazione a delinquere di stampo mafioso.
Le ordinanze sono state emesse dal G.I.I. del tribunale di Lecce, su richiesta del dott. Cataldo Motta, procuratore della direzione distrettuale antimafia di Lecce e dei Dott. Alberto Santacatterina e dal Dott. Milto De Nozza, sostituti della procura della repubblica di Brindisi.
A finire nella rete della giustizia sono stati: - Alessandro Blasi, Detto Big Jim, 29enne, Crocefisso Geusa, 21enne, Roberto Trenta, 30enne, Fabrizio Annis, Detto Spennato O Iddru, 29enne, Michele Turco, Di Maurizio, 30enne, Mario Miglietta, 33enne, Andrea De Luca, 32enne, Cosimo Damiano Laporta, 24enne, Antonio Martella, 22enne, Riccardo Paladini, 24enne.

L’operazione odierna può essere considerata come il prosieguo dell’intensa attività di indagine denominata “Fire” che nel luglio del 2009 ha portato all’arresto di Blasi Alessandro, Chetta Adriano, Geusa Crocefisso, Geusa Fabio, Tafuro Davide, Trenta Roberto, Annis Fabrizio, Marangio Matteo. La nuova ordinanza cautelare emessa dal gip del tribuanle di Lecce dott. Ercole Aprile integra la precedente ordinanza.
I dieci arrestati rispondono di nuove ipotesi di reato emerse grazie allo sviluppo di indagini avviate nella precedente operazione e dalle dichiarazioni di uno degli arrestati che nel dicembre del 2009 ha deciso di collaborare con la giustizia.
Il tutto ha portato alla luce un più chiaro e delineato organigramma criminale operante nelle province di Lecce e Brindisi dedito alla commissione di incendi, rapine, estorsioni, furti, spaccio di sostanze stupefacenti, tutti reati fine di un associazione per delinquere di tipo mafioso.
Blasi e Annis, oltre ai reati contestati nella precedente ordinanza risponderanno di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, art. 74 d.p.r. 309/90.
Lo stesso reato viene contestato a Martella e Laporta, per i quali le indagini hanno dimostrato una stretta collaborazione con Blasi nell’ambito dello spaccio delle sostanze stupefacenti e a Miglietta e De Luca, ritenuti fornitori abituali di “hashish” e “cocaina”, del gruppo operante su San Pietro Vernotico con a capo Roberto Trenta.
A tal proposito i Carabinieri hanno evidenziato che il 25 gennaio scorso, il personale del N.O.R. di Brindisi, ha sequestrato 1,5 kg di hashish, rinvenuti nelle adiacenze dell’abitazione di De Luca, facendo emergere la responsabilità di quest'ultimo sulla detenzione dello stupefacente e la sua partecipazione al sodalizio criminoso.
Riccardo Paladini risponde del reato previsto dall’art. 416 bis quale affiliato all’organizzazione operante in San Pietro Vernotico, in particolare legato alla figura di Alessandro Blasi. Paladini, nell’agosto del 2008 fu arrestato dai Carabinieri di San Pietro Vernotico per estorsione ai danni del proprietario della pizzeria Paradiso. Le indagini hanno accertato che il mandante dell'estorsione era proprio Blasi e che entrambi hanno perpetrato il reato al fine di agevolare l’attività dell’associazione di tipo mafioso cui appartenevano.
Nei confronti di Geusa e Trenta, ai quali già nella precedente operazione veniva contestato l’art. 74 d.p.r. 309/90, viene oggi contestato l’acqusito di circa 3 kg di sostanza stupefacente destinata allo spaccio in San Pietro Vernotico.
Le indagini hanno permesso di accertare la loro partecipazione alla commissione delle rapine a mano armata al distributore di carburante Aviolamp di Squinzano in data 10.12.2009, al supermercato Di Meglio di torchiarolo in data 23.12.2008, al distributore Erg di Brindisi in data 12.12.2008, al ginecologo dr. Potì in data 09.02.2009, al distributore Erg di San Pietro Vernotico il 26.03.2009. Inoltre a loro carico viene contestato il furto delle autovetture impiegate nella commissione delle rapine.
A Turco viene contestata la partecipazione alla commissione delle rapine al distributore Aviolamp e al distributore Erg di Brindisi.
Trenta, Geusa e Turco risponderanno anche della detenzione di armi e del conseguente reato di ricettazione.

A tutti gli indagati viene inoltre contestata l’aggravante dell’art. 7 della legge 152 del 1991 in quanto ogni reato fine è stato perpetrato per agevolare l’attività di associazione mafiosa.