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Brindisi, 29/03/2010
Mercoledì si presenta la mostra ''Crescere ad Arte''
L' amore per l'arte è amore per il bello? E allora, perché non educare il nostro gusto fin da piccoli? Lo dice anche la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 che l'arte è per tutti. Anche (e soprattutto) per i bambini. Così, il Progetto “Crescere ad Arte” nasce dalla convinzione che le gallerie e i musei devono diventare spazi familiari da vivere ed esplorare, perché è anche questo un modo per fare cultura e per renderla qualcosa di concreto e fruibile a tutti. Nel progetto, l’incontro con l'arte si configura come un avvio verso l'idea di bellezza, di armonia: qualcosa che suscita emozioni e suggestioni culturali, capaci di lasciare segni profondi nella formazione della persona.
E così, la mostra L’EREDITÀ DEL NOVECENTO. I CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE MAZZOLINI a cura dell’Architetto Maurizio Marinazzo per il Comune di Brindisi, allestita presso le sale espositive di Palazzo Granafei Nervegna, sollecita i laboratori d' arte per i più piccoli, resi possibili dalla collaborazione fra il Secondo Circolo Didattico di Brindisi (D. S. Angela Citiolo) e il Liceo Artistico “Simone” di Brindisi (D.S. Anna Maria Quarta) e attuati tramite una piattaforma operativa efficacemente concordata fra le due scuole.
In particolare, gli alunni delle classi quarte del Secondo Circolo di Brindisi sono stati i protagonisti del progetto didattico finalizzato alla divulgazione dell’arte contemporanea attraverso un approccio stimolante e formativo. I bambini accompagnati dai loro insegnanti (M. Cavaliere, R. Fiorentino, A. Gismondi, R. Le Grazie, M. Martina, M. Mauro, S. Montanaro, L. Saponaro) e accolti dalle docenti del Liceo Atistico Bozzi e Apruzzi hanno conosciuto gli spazi della mostra e le sale espositive sono diventate, sin da subito, un luogo delle emozioni. I ragazzi sono stati affascinati dagli stimoli delle esperte, che, nella prima fase, hanno utilizzato il metodo dialogico (nessuna nozione di storia dell’arte è stata impartita), al fine di incentivare un rapporto creativo con l’universo artistico contemporaneo, tramite le sollecitazioni suscitate dai lavori esposti. Le opere d’arte non sono state usate come testi passivi di apprendimento, bensì come pretesti per un coinvolgimento diretto e creativo, per far conoscere le poetiche e i processi del "fare" artistico contemporaneo.
La consegna principale è stata quella farsi sedurre esteticamente da un’opera, sentire col cuore.
I quadri mostrati durante la visita sono stati volutamente pochi (Capogrossi e Fontana) e selezionati con l’obiettivo di rimarcare l’importanza del segno. Il segno come risultato di un gesto, come percorso interiore, come progettazione. Nella seconda fase, all’interno del laboratorio, una volta divisa la classe in gruppi, con l'utilizzo degli strumenti principali della creazione artistica -dai pennelli ai colori, dalle matite, alla carta- per entrare nell’azione pittorica di Capogrossi sono state sperimentate le possibilità espressive della superficie, grazie alla ripetizione di uno stesso segno.
Secondo i bambini, i genitori e i docenti coinvolti, l’esperienza vissuta è stata proprio un’esperienza che ha lasciato il “ SEGNO”!
Come educatori non si può non condividere a pieno il fine ultimo di queste attività, che “è la formazione di personalità originali, di soggetti che sappiano liberamente superare la categoria dell’obbedienza, per giungere consapevolmente all’autodeterminazione del sé, in quanto l’arte dovrebbe essere sempre vissuta come creazione di nuova esperienza” (John Dewey).
La mostra sarà presentata presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Granafei Nervegna il 31 p.v. alle ore 9,30 alla presenza del Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale di Brindisi, Francesco Capobianco.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI - SETTORE BENI CULTURALI |