Brindisi, 30/03/2010

Cobas sui problemi occupazionali di Edipower

Le nere previsioni del Sindacato Cobas del lavoro Privato riguardo l’occupazione dei lavoratori Edipower sono state confermate nel corso di una riunione che si è svolta il 18 Marzo scorso tra la stessa società e Cgil, Cisl, Uil del settore elettrico.
L’incontro venne poi aggiornato per le decisioni definitive alla giornata di oggi 30 marzo, presso la locale Confindustria L’Edipower ha ripresentato nel corso della riunione il piano già realizzato lo scorso anno fatto di ferie obbligatorie, di trasferte in altre Centrali per un buon numero di lavoratori, corsi di formazione, attività lavorative da svolgere di nuovo direttamente togliendolo alle ditte.
Intanto decine di lavoratori delle ditte appaltatrici sono tornati di nuovo in cassa integrazione, che non può durare ancora tanto tempo.
L’assemblea dei lavoratori dei Brindisi Nord svoltasi il 15 Marzo ha contestato fortemente la remissiva posizione da parte di Cgil, Cisl, Uil, sostenuta nei confronti di Edipower.
L’assemblea ha denunciato la volontà delle organizzazioni sindacali a tenere fuori dalla discussione con la società la R.S.U.
I lavoratori hanno dimostrato con numerosi interventi la contrarietà a questa scelta dichiarandola decisamente sbagliata.
I lavoratori hanno ricordato a Cgil , Cisl ,Uil che proprio la R. S. U. è l’organismo di base eletto dai lavoratori , deputato a discutere con la società Edipower proprio i temi in questione. Ma la democrazia per questa gente vale ben poco quando c’è di mezzo un delegato delle R.S.U. dei Cobas.
Cgil , Cisl , Uil hanno comunque deciso che a discutere con Edipower devono essere solo le organizzazioni sindacali regionali.
L’assemblea ha riconfermato la necessità di essere trasferiti a Cerano, così come prevedeva la convenzione del ’96, perché i piani industriali di Edipower si susseguono uno dopo l’altro senza mai essere realizzati.
Secondo il Sindacato Cobas questa è una crisi molto seria a cui devono essere date delle risposte altrettanto serie.
Ogni volta assistiamo ad un colpo di scena nei piani industriali presentati da Edipower ai ministeri competenti.
L’Edipower di fatto cerca nel tempo di piegare le originarie decisioni relative alla riconversione a gas della centrale di Brindisi Nord contenute nel decreto D’Alema dell’Agosto 99 ad un uso sempre più economicante conveniente per loro.
A questo proposito vedi l’ultimo piano industriale, dove dopo aver ottenuto la possibilità di realizzare un gruppo a metano ci rinuncia ben volentieri. Però contemporaneamente chiede di poter bruciare carbone all’1% di zolfo con l’istallazione di desolforatori, che erano già previsti da altri piani industriale dove era previsto l’utilizzi di carbone allo 0,1% di zolfo.
Per tutte queste preoccupazioni i lavoratori di Brindisi Nord hanno diffidato le organizzazioni sindacali a rappresentarli fino a quando non ci sarà la presenza delle R.S.U. al tavolo delle trattative.

Per il Cobas del Lavoro Privato Roberto Aprile