Brindisi, 01/04/2010
Ritardo stipendi: le precisazioni del Comune
In relazione alla segnalazione del Consigliere Comunale Cosimo D’Angelo circa il ritardo nell’accreditamento degli stipendi ai dipendenti comunali nel decorso mese di marzo, si specifica quanto segue.
Va sottolineato innanzitutto che presso gli uffici comunali non si è registrato alcun deficit operativo e che il procedimento ha avuto la regolare e tempestiva attivazione. Quanto accaduto è conseguenza di fattori assolutamente esterni all’Amministrazione, derivanti dall’entrata in vigore di una normativa nazionale (d.lgs. n. 11/2010) che, recependo una direttiva europea sui servizi di pagamento, ha specificamente regolamentato e innovato la materia.
In particolare, l’art. 20 del decreto ha stabilito che, pur nell’ambito del principio generale per effetto del quale l’ordine di pagamento effettuato dal Comune debba essere accreditato dal Tesoriere (banca CARIME) sul conte del dipendente entro il giorno non festivo successivo, consente tuttavia in via transitoria e, previo accordo tra il Comune e il Tesoriere, che l’accreditamento possa avvenire in un termine maggiore.
E’ accaduto proprio che il Tesoriere (banca CARIME), pur in assenza di accordi in tal senso abbia del tutto arbitrariamente posticipato di due giorni l’ordine di pagamento tempestivamente effettuato dal Comune, giustificando la circostanza con necessità operative interne dipendenti dal proprio sistema informatico.
L’Amministrazione ha immediatamente provveduto a contestare alla banca CARIME l’arbitrarietà del comportamento tenuto, riservandosi ogni azione di tutela e sollecitando il tesoriere ad adottare tutte le iniziative interne necessarie a risolvere da subito il problema.
Tra l’altro non corrisponde al vero che sulla problematica non sia stata resa ai dipendenti la dovuta informazione. Ed, invero, con nota del 17 marzo 2010, il Settore Ragioneria informava tutti gli Uffici della questione.
Quanto al rilievo che l’accaduto si sarebbe potuto evitare ove il Comune avesse anticipato l’emissione del mandato di pagamento, giova informare che un siffatto comportamento, rendendo indisponibili le somme nelle casse comunali prima del dovuto, avrebbe configurato un danno erariale e presumibilmente anche un illecito penale.
Quanto, infine, alla ritardata consegna dei modelli CUD 2010, si rileva che, pur se si volesse prescindere dalla natura perentoria o meno del termine del 28 febbraio e pur se si volesse prescindere dalla mancanza di effetti negativi conseguenti a tale ritardi, ed ancora dalla prassi generale che in tal senso è propria di tutti gli Enti, resta che il Comune di Brindisi ha provveduto a suo tempo a esternalizzare il servizio ad un soggetto terzo al quale, comunque, tale ritardo è stato contestato.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI |