Brindisi, 07/04/2010
Raffaele Giove: "il Presidente Giurgola tolga il disturbo"
Correva il 10 Agosto 2009 quando mi venne l infelice idea di richiedere al Presidente dell Autorità Portuale la concessione
di un piccolo locale fatiscente, umido e con i pannelli elettrici a vista, tale comunque da permettere un adeguata assistenza ai turisti
clienti in transito e previa ristrutturazione dello stesso a carico dello scrivente.
Oggi, ad oltre 8 mesi dalla richiamata richiesta e dopo aver assolto all obbligo dell affissione pubblica della richiesta
presso il Comune di Brindisi, che non ha sortito alcuna opposizione, mi ritrovo alle porte della stagione turistica senza avere avuto
nessuna notizia in merito alla richiesta.
Nell'ultima raccomandata del 16 Febbraio 2010, sollecitavo il Presidente dell Autorità Portuale ad inserire la pratica
concessoria nel Comitato Portuale previsto per la fine di Febbraio 2010; la richiesta era validata dalle assicurazioni verbali fornitemi
circa la mancanza di opposizioni alla richiesta di concessione; inoltre, nella raccomandata del 18.02.2010 ho riportato che, in virtù di
un Ok informale avevo provveduto a far stampare 120.000 cataloghi turistici nei quali è stata riportata l ubicazione del box quale
punto di assistenza ed accoglienza dei nostri clienti turisti in transito.
Della richiamata raccomandata del 18 febbraio, non ho avuto alcuna risposta, mentre il Comitato si è regolarmente fatto ed
ha approvato il Piano delle opere portuali triennali, Piano sul quale ci sarebbe molto da dire ma che, senza ombra di dubbio, è
particolarmente a cuore del Presidente.
Ritengo che l atteggiamento del Presidente dell'Autorità Portuale, lautamente pagato per programmare lo sviluppo del
porto, sia invece in voluta contrapposizione con gli interessi globali di sviluppo del porto ed in particolare del settore turistico del
porto e ciò comprendendo tutto quanto affermato in merito alle navi crociera che non hanno ancora un attracco certo, passando dalla
banchina centrale del porto interno, a costa morena ed infine al molo mobile in prossimità di Forte a mare.
Con l'approvazione del Piano sono state approvare opere che ritengo incongruenti, faraoniche ed irrealizzabili ma che
hanno raggiunto lo scopo prioritario di permettere l'affidamento milionario delle progettazioni delle opere previste, garantendo
quindi anche i soliti allacci politici utili ad una futura riconferma alla carica.
Se la programmazione del futuro del porto di Brindisi è quella prevista nel Piano appena approvato, fatto salvo che ci siano
i soldi pubblici, si può affermare che tale Presidente abbia stabilito il destino del Porto di Brindisi in maniera del tutto difforme dalla
realtà storica dello stesso.
Da operatore turistico sono in grado di affermare che la creazione della Autorità Portuale sia stata una delle peggiori jatture
che il porto di Brindisi abbia mai subito; si sono alternati alla gestione del porto personaggi sia anziani che giovani ma comunque
tutti accomunati da una comune caratteristica, quella della sostanziale incapacità a traguardare un futuro capace di sviluppo ed a
prescindere dalla continua lievitazione delle proprie spettanze, in continuo incremento e sproporzionate rispetto al lavoro prodotto
che, in fondo, corrisponde a 2-3 Comitati portuali all'anno.
Sono stanco, scoraggiato, arrabbiato con tutti i Presidenti dell Autorità portuale che hanno quasi del tutto annullato il
traffico passeggeri a Brindisi, favorendo invece, congiuntamente ai politici regionali, lo sviluppo del porto turistico di Bari ed ancor
più, nell immediato futuro e grazie al Corridoio 8, anche quello del traffico commerciale.
Quale traffico potrà restare a Brindisi se non quello energetico e delle rinfuse a questo settore legato? E chi gestirà tale
traffico se non i soliti che hanno da sempre le mani sul porto?
Ritengo che la scellerata politica effettuata dall Autorità portuale nell ultimo decennio possa seriamente portare a definire il
nostro mare come MARE MORTUM.
A prescindere dalle incapacità gestionali, volute e/o dovute, è inconcepibile che una richiesta prodotta ad Agosto 2009 e
finalizzata al miglioramento della visibilità dello stesso porto, oltre che del servizio di assistenza ai clienti, non abbia ad oggi avuto
alcun riscontro oggettivo; pur trattandosi di una banale concessione di una sola stanza, finalizzata anche ad un miglioramento visivo
di una struttura pubblica di accoglienza turistica, vergognosa, nella quale fra l altro ci piove pure dentro.
E più abile l'attuale Presidente ad ipotizzare milionari interventi in opere pubbliche, con relativi incarichi professionali,
che fornire la concessione di una banale stanza.
Fatto salvo che ritengo di essere stato fortemente danneggiato e che provvederò ad attivarmi nelle opportune sedi per il
danno subito, mi chiedo: chi assisterà i miei circa 12.000 turisti clienti nella consegna dei documenti di viaggio con le relative
mappe?
Cosa devo fare? Mandarli presso l ufficio del Presidente alla stazione marittima?
In definitiva, nel rimettere la presente anche nei Ministeri del Turismo e dei Trasporti, corredata di copie della
documentazione in essere, invito il Presidente dell'Autorità Portuale a togliere il disturbo da questa città nella convinzione di non
aver lasciato alcun elemento positivo del suo passaggio.
Tanto era necessario che sapesse in esaurimento di ogni forma di comprensione e giustificazione.
COMUNICATO STAMPA RAFFAELE GIOVE - |