Francavilla F.na, 08/04/2010
Sabato 10 in treno+bici alla scoperta della Valle d'Itria
Per Sabato 10 Aprile, Cicloamici organizza una escursione in bici+treno lungo la Valle d'Itria, da Martina Franca (Taranto) a Francavilla Fontana (Brindisi).
L'incontro dei partecipanti provenienti da Brindisi e provincia è alla stazione di Francavilla Fontana, alle ore 8.45. Da qui, con il treno delle Ferrovie del Sud Est, si raggiungerà Martina Franca da dove, percorrendo strade secondarie, a volte sterrate, si toccheranno Locorotondo, Cisternino e Ceglie Messapica prima di far ritorno a Francavilla.
Il percorso, di media difficoltà, è lungo circa 60 Km e presenta un susseguirsi di saliscendi (prevalentemente in discesa considerato che si passa dai 430 m di Martina ai circa 100 di Francavilla).
All'andata il treno da Brindisi per Francavilla parte alle ore 8:13, da Taranto (FSE) per Martina si parte alle ore 8.36. Al ritorno: da Francavilla per Brindisi ore 16:43 (successivo 18:57), da Francavilla per Taranto ore 17:00 (successivo 17.55).
Il paesaggio della valle d'Itria - come riportato nella scheda informativa presente sul sito internet di CicloAmici, è il risultato della fusione del lavoro dell'uomo con la natura circostante. Le attività agricole si sono adattate alla struttura e forma dei luoghi, assecondando le asperità del suolo e utilizzandone al meglio le opportunità, contribuendo a costruire quella che Cesare Brandi chiama "una campagna
pianificata come una città".
Il paesaggio agrario è caratterizzato dalla coltura dell´olivo e della vite, ma anche da mandorli e altre piante da frutto, che si alternano a zone incolte, ai pascoli, ai seminativi, alla macchia e a zone in cui la roccia nuda affiora.
I centri urbani di Alberobello, Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, si dispongono su un sistema di alture che si affacciano con terrazze e belvedere naturali sulla valle.
La struttura di questi paesi è caratterizzata da un centro posto al vertice di una raggiera di strade principali che li collegano tra di loro e con gli altri centri e che funge da intelaiatura del sistema stradale minore che genera una fitta trama di tratturi, ora rettilinei ora sinuosi, contornati dai tipici muretti a secco che ne sottolineano l'andamento e lungo i quali si addensano i trulli.
Ne deriva un paesaggio armonioso ricco di fascino e di magia. La bici è un mezzo unico per cogliere questa magia su e giù per le dolci colline percepiamo l'orografia del territorio, liberi da finestrini apprezziamo le piccole e maestose architetture di pietre (trulli, pignon, terrazzamenti, muri a secco), gli inebrianti profumi della primavera e gli impudici colori dei fiori. |