Brindisi, 09/04/2010

Lunedì si chiude il progetto di formazione BLU-ARCHEOSYS

Lunedi prossimo, 12 aprile 2010, si terrà la giornata conclusiva del corso di formazione BLU-ARCHEOSYS. A partire dalle 14.30, i ragazzi che hanno partecipato al corso, avranno modo di presentare i lavori realizzati nel corso delle attività svolte.
Alla giornata sarà presente oltre al responsabile scientifico del corso, il prof. Paolo Mazzoldi dell’Università di Padova, anche il prof. Sergio Martellucci, referee del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Co-finanziato dal MIUR, dall’Unione Europea e dal CETMA, il corso, della durata di 1400 ore, è nato in seno al correlato Progetto di Ricerca ed è stato destinato a 10 ragazzi neo-laureati in discipline scientifiche e non solo, permettendo la formazione di nuovi profili professionali destinati ad attività di ricerca nel settore dell’archeologia subacquea.
Ai ragazzi selezionati, a seguito della selezione per titoli e colloquio, è stata destinata una borsa di studio di importo lordo complessivo pari a Euro 12.600.
Il progetto di formazione Blu-Archeosys ha permesso l’acquisizione di specifiche competenze su metodologie di studio ed analisi di beni archeologici, tecniche di recupero e conseguente abilità nell’immersione subacquea, utilizzo di tecnologie innovative tra cui quelle direttamente risultanti dalle attività del progetto di ricerca.
Si è articolato in una prima fase, della durata di 900 ore, di formazione in aula, organizzata in moduli didattici di formazione teorica, esercitazioni e periodi di affiancamento con il supporto di ricercatori e una seconda fase di stage della durata di 500 ore circa. Le strutture presso le quali i ragazzi hanno avuto modo di svolgere gli stage sono i laboratori del CEDAD-Centro di datazione e Diagnostica- dell’Università del Salento, l’INOA- Istituto Nazionale di Ottica nelle sede di Arnesano (Le), il Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali del Dipartimento di Storie e Metodi per la conservazione dei Beni Culturali, dell’Università di Bologna (con sede a Ravenna), il Laboratorio Diagnostico CTA (Centro di Tecnologie Avanzate) con sede a Trapani, la Società Cooperativa Nautilus di Vibo Valentia e naturalmente lo stesso Consorzio CETMA di Brindisi.

COMUNICATO STAMPA CETMA
Cetma.it