Brindisi, 15/04/2010

Flaei Cisl: "che schifo quei 6x3"

Sembra di vivere un incubo! Nel giro di pochi giorni sta crollando ogni speranza per questa Città e per questa Provincia; si susseguono le notizie di chiusure di aziende e attività pubbliche e private, si prevedono numerose delocalizzazioni di iniziative produttive in altre realtà, da ultimo ci si mettono anche i vari comitati e associazioni a dare il colpo di grazia ad ogni possibilità di rilancio economico del territorio.

CHE SCHIFO!
Come qualificare altrimenti i cartelloni sparsi per Brindisi, dall’Aeroporto a via Ponte Ferroviario, con i quali si da il “benvenuto nella città del carbone”, oppure si taccia di avvelenatori della salute pubblica aziende regolarmente autorizzate con decreti governativi e che danno occupazione a migliaia di brindisini.

Tuttavia non è nostra intenzione sindacare le idee ed i comportamenti di quanti in piena libertà decidono di fare del male al loro territorio, piuttosto siamo sbalorditi dal comportamento delle Istituzioni locali, che per compito naturale dovrebbero difendere il territorio, ma al contrario appaio silenti ed assenti.
Ci piacerebbe sapere cosa pensa il Sindaco di Brindisi del biglietto di benvenuto affisso all’uscita dell’Aeroporto, il quale sta provocando scandalo e perplessità tra i tanti passeggeri, che quasi increduli restano a bocca aperta di fronte al “Benvenuti nella Città del carbone”.
Come pure chiedere sempre al Sindaco se è legittimo che l’Amministrazione da Lui presieduta autorizzi l’affissione di manifesti che ledono l’attività di società quotate in borsa.
Chi pagherà gli eventuali danni? O forse è in atto una strategia per ottenere l’ennesima chiusura di aziende a Brindisi, con il solito seguito di disoccupati e cassintegrati?
Altro quesito lo vorremmo porre ad Aeroporti di Puglia, così impegnata nel marketing territoriale, ma stranamente “disattenta” a quanto affisso sulle sue plance pubblicitarie: come mai invece di manifesti che invoglino i turisti a fermarsi in questa Città, consente l’affissione di inviti a scappare via? E dove poi, a Bari?

Come Lavoratori Elettrici siamo veramente stanchi di sopportare questo stato di cose; abbiamo cercato in tutti i modi di dialogare, di capire, di ragionare, ma adesso veramente la misura è colma!

A partire da subito inizieremo a chiedere conto agli Organi preposti dei comportamenti criminali di coloro che vogliono questa Città e questa Provincia trasformata in un deserto sociale ed economico.

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA FLAEI/CISL DI BRINDISI