Brindisi, 20/04/2010
Snim, Il Faro: "unica negatività è l’Autorità Portuale"
Abbiamo avuto modo di partecipare assiduamente alla 8° edizione dello SNIM, localizzata all’interno del vecchio capannone industriale dell’ex Montecatini e sul piazzale e le banchine dell’area di Sant’Apollinare.
Le positività evidenziate sono di esclusiva appartenenza della società privata che ha fedelmente ritenuto di restare a Brindisi, evitando le lusinghe del porto di Bari e pur nell’evidente contrasto della sponsorizzazione della Brindisi LNG, che nulla può avere in comune con il comparto del distretto nautico diportistico; tale contrasto è, a parere nostro, del tutto compensato con la maggiore e prioritaria necessità di garantire sviluppo e visibilità al porto di Brindisi.
Tanto ha fatto bene il privato quanto male e poco ha prodotto l’Autorità Portuale e il proprio Presidente che, con l’arroganza e la supponenza che aleggia nell’Ente, ha ritenuto, falsamente, di aver acquisito consensi in merito alla location; infatti la meravigliosa struttura nella quale si è ritenuto, con il concorso di tutti gli Enti territoriali, proporre l’ottava edizione dello SNIM è risultata:
- Buia, per la mancanza di un’adeguata illuminazione;
- Sporca, per la presenza di deiezioni di piccioni, se pur contrastati da rapaci;
- Tetra, per la pavimentazione in bitume, che nulla può avere a che fare con un simile esempio di struttura paleoindustriale;
- Fredda, sia nel clima che nella mancanza di elementi di abbellimento.
Quale contributo ha fornito l’Autorità Portuale alla visibilità del porto e della cittadinanza? Riteniamo che non vi siano stati contributi tali da rendere tanto impettito e saccente ilo Presidente dell’Autorità portuale che, invece poco ha fatto per rendere più accogliente l’ex capannone e sicuramente non per mancanza di denari.
Infatti, all’Autorità portuale i soldi non mancano in quanto fra i diritti portuali, così chiamati e di dubbioso transito, i diritti recuperati dal solo sbarco e imbarco delle rinfuse, fra le quali il carbone fa da padrone, acquisisce oltre 4 milioni di Euro / anno.
Cosa sarebbe costato all’Autorità Portuale, proprietaria del capannone ex Montecatini, rendere la struttura più accogliente con una pavimentazione, se pur provvisoria, in linoleum o HDPE o con moquette e spendere solo 20-30 mila Euro?
Si voleva forse favorire con la pavimentazione in conglomerato bituminoso sempre la stessa società?
In conclusione, ribadendo il plauso al privato che ha saputo cogliere il meglio rispetto alla carenza dei tempi a disposizione e alle risorse pubbliche, risulta inconfutabile che le uniche negatività vanno registrate nell’Autorità Portuale che non ha saputo rappresentare adeguatamente l’ex capannone, sminuendone la reale valenza culturale e l’intrinseca potenzialità di sviluppo.
Invece di affidare progettazioni faraoniche che non hanno oggettiva rispondenza negli strumenti urbanistici esistenti e nella programmazione del futuro del porto di Brindisi, bastava poco per rendere lo SNIM realmente l’orgoglio di tutta la cittadinanza brindisina e della marineria diportistica salentina.
Presidente, ascolti i nostri consigli: tolga il disturbo dal Porto di Brindisi che non merita di essere strumento di pessima programmazione e di mancato sviluppo globale ed ancor più di essere appannaggio solo ed esclusivamente degli stessi; quando terminerà il suo mandato, ma ancor prima se riesce per una volta ad illuminarsi e tornerà a Brindisi in visita, questa città saprà accoglierLa come è sua abitudine e costume e potrà passeggiare lungo il lungomare Regina Margherita, ben distante però dalla banchina che avrà modo di ricordare, Ella ha concesso in esclusiva a privati dalla Stazione Marittima agli ormeggi dei Barretta.
Si auguri anche di poterlo vedere il mare, fatto salvo che fra bar, ristoranti e club house da realizzare su pontoni, magari anche pubblici e da Lei fatti progettare e realizzare, tale possibilità Le venga anche negata.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE OPERATORI TURISTICI “IL FARO”
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