Brindisi, 23/04/2010
Legambiente: "bene lo SNIM a Sant'Apollinare ma serve eliminare storture"
Il capannone Montecatini ha avuto un ruolo nodale nel Salone della nautica e ciò non può non fare grande piacere a chi, come Legambiente, si è sempre battuto contro gli “strani” incidenti che minavano la stabilità dell’edificio, contro lo stato di abbandono in cui per tanti anni era stato lasciato, contro gli inviti ad abbatterlo fatti da quanti non erano in grado di capire il valore di un così pregevole esempio di archeologia industriale in programmi di valorizzazione turistica ed economica dell’area. Il prof. Laner ha scritto che “immediata è l’emozione che questo edificio, per le sue inusitate proporzioni ed il valore architettonico, trasmette”.
L’impegno dell’Associazione, dell’Ordine degli architetti, della Cassa edile di Brindisi, di studiosi e professionisti ha consentito l’emissione del Decreto di vincolo – ex Legge 1089/39 – il 7/4/1997 da parte dell’allora Ministro dei Beni culturali Veltroni. Ed oggi permette ai tanti visitatori del Salone nautico di cogliere le profonde emozioni che l’edificio trasmette.
La scelta di spostare a S. Apollinare il Salone della nautica e di fare del capannone il fulcro di futuri servizi fieristici è stata felice, anche se affrettata. Gli equilibri architettonici, gli spazi espositivi, gli splendidi scenari offerti dal capannone, in questo caso vissuto più come copertura che come bene di archeologia industriale, hanno suscitato il godimento di espositori e visitatori.
C’è tempo, però, per migliorare l’organizzazione, a condizione che il bene architettonico, all’interno di un piano che valorizzi le vocazioni e le potenzialità tradizionali portuali, e lo stesso S. Apollinare, sia concepito e vissuto in ragione del suo valore identitario, storico, culturale, prospettico di una città effettivamente d’acqua.
Fa piacere sentire il Presidente dell’Autorità Portuale riconoscere l’importanza dei cantieri navali, uno dei più importanti dei quali però è stato chiuso, anche per l’assurda individuazione del circuito unico doganale.
Sconcerta però sentire dire dagli organizzatori che molte cose, a cominciare dai pontili, non si sarebbero potute avere senza la sponsorizzazione di British gas – Lng, che è la negazione dell’identità, delle vocazioni e delle potenzialità del porto e dello stesso Salone nautico. Un maggiore impegno delle Istituzioni, ed un miglior rapporto sinergico fra esse e i privati veramente interessati a sostenere e finanziare la città d’acqua, potrà in futuro eliminare tali stridenti storture
COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE
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