Erchie, 24/04/2010

Venti di crisi in comune, Polito: "Margheriti dispotico"

Da alcuni giorni è arrivato alle sue fasi estreme, tragico-comiche, l’accanimento amministrativo/politico da parte del Sindaco pro-tempore del Comune di Erchie, Giuseppe Margheriti, nei confronti del dott. Giuseppe Polito, candidato più suffragato nelle precedenti amministrative, già vice-sindaco e già assessore.
Ciò che è avvenuto è la cronaca di una, chiamiamola così, “morte annunciata”. L’ultima revoca, quella assessorile, formalizzata in fretta e furia e quasi divinamente invocata, era un documento già pronto e bisognoso della datazione più opportuna.
Il merito della decisione dell’organo monocratico risiede formalmente nella interpretazione distorta, pretestuosa e strumentale di una parola , da me usata e inserita in un contributo avente unicamente lo scopo di approfondire le tematiche di una proposta di delibera di Giunta comunale. Non sono poche le idee e progetti che il sottoscritto ha proposto e che sono state ben accolte dalla cittadinanza, un po’ meno da alcuni amministratori.
Nella seduta di C.C. del 22 aprile 2010 il sottoscritto, con molta pacatezza e fermezza, ha ribadito tra l’altro alcuni elementi che hanno contraddistinto la gestione amministrativo-politica dell’Ente da parte del Sindaco: scarsa autonomia decisionale che rasenta la sudditanza; scarsa imparzialità di considerazione dimostrata nei confronti di chi l’ha sostenuto nella sua carica; uso e abuso di proclami e invettive propagandistiche; dilagante ipocrisia politica e umana; il disprezzo di qualche componente la maggioranza per alcuni valori fondamentali della vita e l’apatia di molti a lasciar passare un messaggio così cinico e opportunistico, segni di un impoverimento socio-culturale-politico. Di questo deve darne conto al Consiglio comunale e alla cittadinanza.
Mi riprendo con orgoglio la mia libertà, indipendenza e soprattutto la mia dignità.

COMUNICATO STAMPA GIUSEPPE POLITO