Ceglie M.ca, 27/04/2010

FP Cgil: "necessario un cambio di rotta per l'ospedale di Ceglie M.ca"

Le carenze dell’Ospedale di Ceglie M.ca sono all’oggetto di una lettera aperta inviata da Antonio Macchia, della segreteria della Funzione Pubblica CGIL di Brindisi al Direttore Generale della ASL Brindisi ed al Dirigente Medico Ospedale di Ceglie M.ca.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

E’ una vera e propria corsa ad ostacoli quella che i dipendenti dell’ospedale di Ceglie Messapica devono affrontare per garantire la funzionalità e la qualità dei servizi erogati ai Cittadini Utenti, stante una serie di criticità, i cui effetti hanno una pluralità di conseguenze.
Nel corso degli anni è aumentata la carenza di personale, costretto a turni massacranti per assicurare i livelli minimi assistenziali nelle UU.OO. e Servizi.
Alcuni esempi:

• Pronto soccorso – nonostante in pianta organica siano previsti 6 medici, ne sono presenti in servizio solo 4 ed il personale infermieristico è insufficiente;
• Ortopedia- sono previsti in pianta organica 4 medici, ma in servizio è presente solo il Responsabile Ortopedico e un altro medico viene “condiviso” con l’ospedale di Ostuni. Il personale infermieristico è carente;
• Chirurgia- ci siamo già occupati recentemente di tale U.O. per denunciare la carenza strutturale di infermieri. La mancanza di medici è altrettanto grave, acuita dal fatto che un medico si è trasferito per mobilità ad altro ospedale, due altri sono prossimi alla pensione ed altri due sono “condivisi” con l’ospedale di Francavilla Fontana;
• SPDC- anche l’organizzazione del lavoro del SPDC risente di un’ atavica carenza di personale medico ed infermieristico, che risulta essere anacronistica rispetto ai nuovi modelli assistenziali ed alla cogente normativa di riferimento;
• Patologia clinica- manca da tempo un Dirigente Laureato e i tecnici sono carenti;
• Cardiologia – attualmente è presente solo un cardiologo che ruota con altri medici di Francavilla, quando invece bisognerebbe assicurare un minimo di 2 cardiologi per far funzionare dignitosamente tale servizio;
• Medicina / Lungodegenza – in queste UU.OO. è necessario strutturare una dotazione organica indipendente (come avviene dappertutto), in una logica di sistema sinergico. Attualmente vi sono in servizio solo 5 medici, compresi i due responsabili, nonostante sia necessario avere un minimo (MINIMO) di 6 medici, tre per Unità Operativa. Anche in queste UU.OO. gli infermieri sono sottostimati rispetto ai carichi di lavoro presenti in corsia.
Nella circostanza vale la pena soffermarsi sull’attività collaterale ambulatoriale, che dev’essere adeguatamente potenziata, così come già segnalato con precedente nota dalla CGIL, di cui torneremo ad occuparci, soprattutto se nel periodo estivo verrà interrotta tale attività, con riflessi giuridici per interruzione di pubblico servizio (le liste d’attesa sono lunghe per l’attività ambulatoriale);
• Fisiatria – è presente un solo fisiatra (fino ad un anno fa ne erano in servizio 2) e manca un medico. Su un organico di 7 FKT ve ne sono in servizio solo 3. Tutto questo in un ospedale a vocazione riabilitativa, in cui aumentano in maniera importante le richieste di prestazioni FKT;
• Oculistica – questa U.O., invece, è improvvisamente scomparsa dall’ Ospedale di Ceglie, atteso che il Responsabile, pur essendo in carico all’ospedale di Ceglie, espleta il servizio solo nell’ospedale di Mesagne. In precedenza, prima che venisse ristrutturata la sala operatoria di Ceglie, Egli operava in entrambi gli ospedali. Tuttavia, la sala operatoria di Ceglie è ora funzionante, ma l’oculistica, afferente il day surgery, non è stata riattivata (!).

Quanto rilevato in premessa è solo una parte dei problemi esistenti nell’ospedale di Ceglie, tenuto conto che non ci siamo soffermati per segnalare dettagliatamente la carenza di personale ausiliario e di supporto infermieristico (OSS), così come non abbiamo dichiarato la lunga sequela di infermieri e personale in genere andati in pensione o in lunga malattia e mai – MAI – sostituiti.
In definitiva, riteniamo che sia giunto il momento si segnare un cambio di rotta nella gestione sanitaria, attivando una programmazione di lungo respiro e attuando una politica del personale importante, capace di esprimere una organizzazione del lavoro che custodisca la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori.
L’Ospedale di Ceglie M.ca ha alle spalle una storia e tradizioni importanti nel sistema sanitario brindisino, che vanno sicuramente rinnovate con grande impegno di tutto il managment aziendale, investendo in primis in tecnologia e risorse umane.

COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI