Roma, 28/04/2010

Alenia: interrrogazione alla Camera dei Deputati

Di seguito riportiamo integralmente l'interrogazione in Commissione presentata dall'on. Ludovico Vico ed altri deputati del Partito Democratico, relativa all'Alenia Brindisi.

INTERROGAZIONE IN COMMISSIONE

VICO. Al Ministro dello sviluppo economico - Per sapere – premesso che:
durante l’incontro svoltosi a Roma il 21 aprile scorso, Alenia Aeronautica ha confermato alle segreterie provinciali e nazionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, il proprio piano di chiusura del sito produttivo di Brindisi che occupa 74 persone, che occupa 74 persone e non è stata in grado di presentare un piano industriale credibile per il sito di Venezia dove si parla di 135 possibili esuberi su 250 lavoratori in carico ad Alenia;
Alenia Aeronautica, nel prospettare la chiusura in tempi brevi del sito di Brindisi, ha avanzato l’ipotesi della conseguente ricollocazione di una parte del personale (25 unità) in CIGS e in mobilità verso il pensionamento, mentre per lo stabilimento di Venezia sarebbero previste significative “insaturazioni” (lavoratori inattivi per mancanza di commesse) a partire da maggio 2010, in coincidenza con l’esaurimento delle attività del portafoglio ordini;
secondo Alenia Aeronautica esisterebbe un fabbisogno crescente di personale nel sito di Grottaglie dedicato alle grandi riparazioni in composito (Boeing 787), dove sarebbero trasferiti i restanti 49 lavoratori di Brindisi;
per quanto riguarda Venezia, Alenia Aeronautica prevede la concentrazione delle attività relative ai Velivoli Versioni Speciali il cui impatto per la riduzione delle insaturazioni non si verificherà prima del 2011, resterebbe quindi confermato, al netto dei trasferimenti verso Agusta e Superjet, il numero di 135 esuberi a fine anno, con un picco di 150 ad agosto e settembre;
la motivazione dell’annunciata chiusura del sito di Brindisi sarebbe da ricercare nel forte calo di attività previsto per la seconda metà del 2010 e nella sensibile riduzione dei volumi delle commesse a partire dal 2011, oltre alla necessità di un alto livello di investimenti per il sito - di proprietà demaniale – pari a circa 5 milioni di euro;
l'accordo sindacale separato sottoscritto a giugno 2008 da FLM e UILM a Brindisi e che ha registrato la sola contrarietà della FIOM, aveva lo scopo di garantire il consolidamento dei siti produttivi attraverso l’assegnazione di missioni produttive aggiuntive rispetto alle attuali, ma con tutta evidenza non era questa la vera intenzione di Finmeccanica e Alenia Aeronautica che smentiscono oggi quanto sottoscritto nel 2008 e ribadito unitariamente a dicembre 2009;
i lavoratori di Alenia Aeronautica di Brindisi, in un loro appello richiamano l’alto valore di mercato delle attività di revisioni, manutenzione e trasformazione, volte in primo luogo ad assicurare la sicurezza in volo degli aerei, rilevando che, in particolare, l’attività di manutenzione rappresenta il 25-30% delle attività del mercato aeronautico;
lo stabilimento di Brindisi di Alenia Aeronautica è un sito di eccellenza per le attività di Revisioni, Manutenzioni e per le Trasformazioni aeronautiche, e i primi a essere convinti delle proprie capacità sono i lavoratori dell'impianto, che hanno reagito decisamente, respingendo l'ipotesi di chiusura dello stabilimento, rivendicando le competenze in un settore che la comunità locale non può permettersi di perdere;
in Puglia, la crisi dell'impianto di Alenia Aeronautica coincide con la fase di riavvio del programma regionale a sostegno delle realtà industriali del territorio con provvedimenti che dovrebbero attivare investimenti per 84,5milioni. Il contributo pubblico sarà di oltre 28 milioni creando 249 posti di lavoro;
due i contratti firmati, il primo con Salentina Meccanica Industriale, il secondo con Alenia Aeronautica e con l'impresa aderente Gse Industria Aeronautica.
per quanto riguarda Alenia Aeronautica il progetto prevede investimenti pari a 52.980.095, grazie ad un'agevolazione pubblica di 17.023.421 per potenziare impianti, macchinari e attrezzature impegnate a Grottaglie sul programma 787;
la ricaduta occupazionale di questa operazione è stimata in 46 nuovi posti di lavoro, investimenti che fanno parte di un lungo e fruttuoso rapporto tra la regione e le imprese del territorio;
gli amministratori locali hanno chiesto di non spostare le officine Aeronavali poiché si disattenderebbero tutti gli impegni presi dal gruppo Alenia con le parti sociali e politiche del territorio pugliese e si configurerebbe la violazione di tali accordi da parte di un soggetto il cui capitale è in buona parte Statale e quindi pubblico;
tale scelta penalizza il territorio di Brindisi sia sul fronte dell’attuale assetto industriale aerospaziale sia rispetto alle possibilità di sviluppo di un settore, quale quello della manutenzione e trasformazione, in significativa espansione a livello nazionale ed internazionale, il quale può garantire una costante attività di importante valore aggiunto in sinergia con quella di ricerca e produzione del Distretto Aerospaziale;
questo ulteriore colpo al tessuto industriale brindisino assume un valore emblematico riguardo alla crescente politica di depauperamento del Mezzogiorno verificatasi negli ultimi anni, attuata verso realtà produttive di qualità e di potenziale espansione, mettendo in discussione l’assetto complessivo del settore aerospaziale a Brindisi ed in Puglia che è e rimane garanzia per uno sviluppo di qualità del Mezzogiorno e dell’intero Paese;
la situazione di Alenia Aeronautica conferma la mancanza di una politica industriale del Governo e rileva come l’azione politica nazionale tenda a privilegiare e rafforzare l’ asset industriale del Nord penalizzando quanto è rimasto nel Mezzogiorno e segnatamente a Brindisi;
in considerazione dell’attività oggi sviluppata in quella struttura produttiva, della sua funzionalità nell’ambito dell’attuale tessuto industriale aeronautico brindisino, della sua centralità nella prospettiva di un sistema integrato di manutenzione dei mezzi di trasporto aereo a Brindisi, è da considerarsi molto grave il solo fatto che possa essere avanzata la proposta di chiusura di Alenia Aeronautica, ipotesi che danneggerebbe in modo profondo il tessuto aeronautico della realtà brindisina e indebolirebbe la stessa funzione del Distretto Aero-Spaziale;
è necessario che sia Finmeccanica – partecipata con oltre il 33% del capitale dal Ministero dell’economia e delle finanze – oltre che la sua controllata, a partecipare al tavolo di confronto insieme alle organizzazioni sindacali e agli enti locali interessati, con una decisiva presenza dei due ministeri economici, allo scopo di spingere Finmeccanica e Alenia Aeronautica ad affrontare le difficoltà, rinunciando all’idea di un sostanziale disimpegno verso il Sud del Paese e nello specifico verso la realtà del brindisino:-
quali misure intendano assumere affinché Finmeccanica partecipi al tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali e gli enti locali interessati, sulle prospettive del sito di Brindisi con lo scopo di mettere in campo tutte le iniziative per trovare soluzioni industriali di rilancio, in difesa dell’occupazione e per la salvaguardia del predetto sito;
in particolare come intendano impedire la perdita di una fabbrica di fondamentale interesse per il Mezzogiorno e l’espropriazione di risorse e professionalità fondamentali per l’economia brindisina.

Vico, Bellanova, Lenzi, Boccia, Ginefra, Grassi, Capano, Servodio, Bordo, Losacco, Concia, Mastromauro,