Brindisi, 06/05/2010
Radioattività, Portaluri a Nicastro: "su che basi si dice che non esistono criticità"
Botta e risposta tra l'Ufficio Stampa dell'Italia dei Valori ed il Dott. Maurizio Portaluri, direttore della Unità Operativa di Radioterapia dell'Asl Brindisi, già Direttore Generale dell'Asl BAT e dell’Istituto Tumori di Bari, nonchè uno dei maggiori esperti su temi scientifici riguardanti la promozione della salute.
Motivo del contendere le risultanze dell'incontro svoltosi nella mattinata di oggi "per la verifica della rete di monitoraggio della radioattività nell’ambiente secondo la normativa comunitaria".
Nel corso della riunione con i rappresentanti della Commissione Europea, i tecnici del Ministero dell’Ambiente e i tecnici dell’ARPA Puglia, Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente, ha presentato la programmazione regionale per il monitoraggio dell’aria con particolare riferimento alla radioattività.
Nel pomeriggio, il Coordinamento Regionale della Puglia dell'Italia dei Valori ha diramato un comunicato stampa nel quale si specifica che "dall’incontro non emergono specifiche criticità".
Il dott. Portaluri ha subito scritto ai vertici pugliesi del Partito di Di Pietro chiedendo di conoscere "sulla base di quali misurazioni a Brindisi e a Taranto, dove le centrali a carbone e l'Ilva emettono Polonio210 e Piombo 210, si afferma che in Puglia non emergono "specifiche criticità".
Alla sua richiesta Portaluri ha allegato il link di un articolo redatto per Brundisium.net nello scorso mese di Ottobre nel quale si esponeva sommariamente il problema.
Nell'articolo in questione (clicca qui per leggere), l'esperto brindisino asserisce che "le poveri di carbone sono state largamente studiate per i loro effetti sui lavoratori delle miniere di carbone. Se ne conosce perfettamente la composizione, peraltro molto complessa, costituita da una parte organica ed una minerale."
Tra le diverse tracce di metalli, nella polvere di carbone sono presenti arsenico, nickel, berillio e mercurio.
"Il mercurio - scrive Portaluri - è un metallo molto tossico per l’uomo anche perché tende ad accumularsi negli organismi viventi. I suoi danni si esplicano principalmente a livello del sistema nervoso.
Il carbone impiegato come combustibile ne contiene mediamente 0.3 mg per ogni chilogrammo. Dal 15-30% del mercurio viene emesso in atmosfera mentre la restante percentuale rimane nelle ceneri pesanti che vengono generalmente impiegate per la produzione di materiale edilizio".
"Altri componenti degni di nota delle emissioni da combustione del carbone - continua Portaluri - sono gli elementi radioattivi.
Il 90% degli elementi radioattivi emessi dalle centrali a carbone è costituito dal 210Polonio e dal 210 Piombo.
Il primo impiega più di quattro mesi a dimezzare la propria radioattività, il secondo 22 anni. Il che significa che quando una particella di 210-Piombo, trasportata dalle polveri emesse dalle centrali, si deposita nei polmoni o in qualsiasi parte del nostro organismo, irradierà le nostre cellule per buona parte della nostra vita.
Dopo aver ricordato che le radiazioni sono cancerogene e che diversi studi hanno accertato che "la via principale di ingresso nell’organismo umano delle sostanze radioattive" è l'alimentazione (soprattutto cereali ed ortaggi), Portaluri conclude il suo articolo chiedendo se "qualcuno ha misurato la radioattività al suolo e nei prodotti agricoli"
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