Brindisi, 17/05/2010
Basell, Cisl: "basta polemiche, ci si adoperi per le proprie responsabilità"
La Segreteria della CISL, in merito alla diatriba politica insorta a livello locale tra chi sostiene la causa dei lavoratori della Basell di Terni e chi invece difende lo stabilimento di Brindisi, intende chiarire senza polemica alcuna quanto segue.
CGIL, CISL e UIL territoriali da tempo hanno cercato di mettere all’attenzione delle istituzioni a tutti i livelli le criticità che stanno emergendo nel settore chimico brindisino.
Dal 1992 ad oggi nel petrolchimico di Brindisi si sono persi 600 posti di lavoro tra indiretti e diretti, per l’effetto di due scippi industriali relativi all’impianti DOW ed EVC a favore di Ravenna e Marghera e senza una motivazione credibile di strategia industriale che potesse giustificare la chiusura delle attività produttive.
Tutto ciò sotto le responsabilità dei vari governi che si sono succeduti di destra e di sinistra con i lavoratori ancora in attesa di essere ricollocati, nonostante gli accordi sottoscritti.
Più volte la CISL ha preteso a livello locale e regionale una unità di azione politica, senza distinzioni di colori, a difesa di questo importante patrimonio industriale per contrastare il continuo smembramento di questo settore produttivo.
Invece si continua ad annotare contrapposizioni inutili che hanno solo il carattere di una nuova campagna elettorale, ma soprattutto si registra una indifferenza agghiacciante nel perseverare ad ignorare i problemi e apporre in atto dei piani per risollevare l’economia di questo territorio.
Per cui i protagonisti di questa discussione piuttosto che rimbeccarsi farebbero meglio ad adoperarsi ognuno per le proprie responsabilità affinché il petrolchimico non perda un ulteriore pezzo essenziale di produzione, quale è l’investimento della Basell, che potrebbe mettere in pericolo ulteriori livelli occupazionali se non tutto il comparto della chimica a Brindisi.
Qualche settimana fa e più precisamente il 6 maggio u.s. si è riunito l’osservatorio provinciale per la chimica al fine di valutare la situazione del settore ed in particolare le problematiche della società Lyondellbasell, la regione Puglia era rappresentata dal professore Federico Pirro.
Dall’osservatorio è emersa la preoccupazione condivisa da tutti sulla decisione di Basell di chiudere uno stabilimento in Italia e sulla non presentazione da parte dell’azienda di un piano industriale che appuri il proprio impegno produttivo sull’intero territorio nazionale.
Tutto ciò non fa altro che aumentare i timori per il sito di Brindisi che al contrario ha urgenza di avere sicurezza rispetto agli investimenti programmati e già iniziati.
Per tanto la CISL chiede che sia velocemente chiamata la Basell affinché completi l’investimento in atto, che al più presto si convochi l’Osservatorio nazionale sulla chimica, al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dell’ENI, con il proposito di pervenire alla definizione di un accordo di programma che attraverso una serie di azioni, dia costituzione a un progetto industriale di rilancio della chimica nel nostro territorio.
Infine la CISL sollecita la Regione Puglia a realizzare il distretto produttivo della chimica e delle materie plastiche al fine di promuoverne lo sviluppo e l’innovazione dei processi e dei prodotti.
COMUNICATO STAMPA CISL |