S. Pietro V.co, 09/11/2004

Romano a Matteoli: si rispettino le convenzioni Enel

Ho provveduto ad inviare una lettera all’on. Altero Matteoli, ministro dell'Ambiente e Tutela del patrimonio, evidenziando le gravi responsabilità del suo dicastero in merito agli impegni assunti nei confronti dell’area di crisi ambientale e sino ad oggi, purtroppo, disattesi.
Le popolazioni di Brindisi, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Torchiarolo non possono continuare ad essere beffate da comportamenti dilatori ed evanescenti di chi, come il Ministro Matteoli, avendo un ruolo di governo avrebbe dovuto garantire almeno il rispetto degli accordi precedentemente sottoscritti nelle convenzioni del polo energetico mediante una verifica delle inadempienze e l’assunzione di iniziative consequenziali.
Al Ministro ho chiesto che il Governo provveda, così come precedentemente concordato, alla realizzazione di una rete di rilevamento per garantire il monitoraggio ambientale dell’area di crisi che è ben altra cosa rispetto al sistema di accertamento dell’ARPA o alle centraline dell’Enel.
In altri termini almeno il Governo centrale non si comporti alla stregua dell’Enel che pur avendo accettato questo compito specifico con la firma della convenzione a Roma il 12 novembre del 1996 lo ha di fatto disatteso sino a quando non ha avuto la possibilità di “scaricarlo” addirittura proprio al Governo.
L’Enel firmò quella convenzione che stabiliva all’articolo 6 precise disposizioni in merito al monitoraggio ambientale globale.
Le parti convenivano che fosse costituito un sistema integrato di monitoraggio ambientale globale nel territorio brindisino interessato dalla presenza di attività inquinanti.
La progettazione delle rete di rilevamento doveva risultare già avviata dall’Enel al momento della firma della convenzione tanto da essere approntata, sempre dall’Enel, entro dodici mesi dalla formale approvazione del progetto.
Sappiamo tutti qual è la situazione reale, quella in cui viviamo a distanza di ben otto dalla firma di quella convenzione e anche dopo che il Ministero dell’Ambiente fornì assicurazioni in merito mediante il proprio coinvolgimento diretto.
Quella convenzione, quelle successive e gli accordi finanche con i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Industria sono diventati carta straccia per lo strapotere dell’Enel e per sospetti comportamenti dei rappresentanti di Governo.
Ho pertanto scritto al ministro Matteoli invitandolo a ristabilire la necessaria correttezza dei rapporti istituzionali e dei ruoli e quindi del rispetto di quegli accordi che, nonostante l’apposizione delle firme, non sono stati mai onorati.
Ho inoltre fatto sapere al Ministro che attiverò ogni iniziativa utile, come anche la mobilitazione popolare, per il raggiungimento dei questo obiettivo che è condizione essenziale per avere certezza dei livelli inquinanti e per porre i cittadini nella condizione di conoscere la situazione reale in cui vivono.
Al Ministro ho espresso la convinzione che sarebbe opportuno iniziare da questo aspetto per avviare quell’azione auspicata dai cittadini del rispetto di tutte le clausole contenute negli ultimi accordi.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN PIETRO VERNOTICO