Brindisi, 27/05/2010
Amianto: il Patronato Acli incontra l’Inail
Le Direzioni Provinciali del Patronato Acli e dell’INAIL di Brindisi nei giorni scorsi hanno avuto un incontro per discutere i problemi dei lavoratori esposti all’amianto. Questa volta in modo particolare nel corso dell’incontro il Patronato Acli ha posto l’accento sul problema delle persone che hanno lavorato con ditte cessate, fallite ed irreperibili e che dal 2001 attendono una
risposta.
Il Direttore dell’Inail dopo una attenta valutazione della problematica ha preso l’impegno di intervenire presso Direzione Provinciale del Lavoro al fine di avere il” previsto” curriculum del
lavoratore e mai redatto fino ad oggi.
La normativa impone alle DPL la redazione il curriculum nel caso di ditte fallite ,cessate o irreperibili. Una volta realizzato il curriculum viene successivamente inviato all’Inail per la sua valutazione.
In questi anni l’Ufficio Provinciale del Lavoro ha mostrato una certa reticenza nell’applicazione della legge, limitandosi ad ascoltare i lavoratori e trasmettendo le relazioni realizzate all’Inail.
Queste relazioni consegnate all’Inail erano di fatto non degne di valutazione e quindi archiviate.
Il Patronato Acli nel corso della riunione ha evidenziato tutto questo chiedendo all’Inail di sbloccare questa situazione che riguarda numerose centinaia di lavoratori,sostenendo, inoltre, che i lavoratori coinvolti sono in modo particolare quelli che hanno lavorato con le ditte appaltatrici, che spesso erano costretti a cambiare ditta pur di continuare a lavorare .
Ed è proprio la mancanza di quei curriculum che spesso non consente di completare il periodo di esposizione all’amianto per il completamento dei requisiti per l’accesso alla prestazione pensionistica.
Il Patronato Acli continua quindi nel suo impegno a sostegno dei lavoratori esposti all’amianto e in tal senso e dopo quest’incontro con l’Inail ha deciso di inoltrare una lettera alla locale Prefettura.
In questa lettera si chiede il rispetto degli impegni presi dalla stessa Prefettura nei mesi scorsi di chiamare a Brindisi le aziende che sono state nel tempo proprietarie del Petrolchimico.
Tutto questo potrebbe servire a sbloccare i riconoscimenti nel Petrolchimico prima del 92 , fermi a causa di un ricorso al Tar presentato allora dall’Enichem.
Questa situazione blocca anche il riconoscimento per il lavoratori del Petrolchimico fino al 2003, che è una legge dello stato italiano. In definitiva Il Patronato Acli chiede la collaborazione di tutti per porre fine a questa annosa questione che dura ormai da quasi dieci anni , troppi per chi aspetta da tempo una giusta risposta ad un sacrosanto diritto
COMUNICATO STAMPA PATRONATO ACLI BRINDISI |