Brindisi, 01/06/2010
Femca Cisl: appalti assegnati a discapito della sicurezza
Non più tardi di qualche settimana fa e più precisamente il 14 maggio scorso, la FIM CISL Territoriale ha manifestato sulla stampa locale le inadempienze, che ancora oggi ci sono a carico di alcune imprese appaltatrici, nell’attuazione del nuovo decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81 sulla sicurezza, successivamente modificato dal D.lgs. del 3 agosto 2009, n. 106, in particolare all’interno del Petrolchimico di Brindisi.
La FEMCA CISL Territoriale ha già, più volte, denunciato tali inadempienze sia attraverso comunicati che in sede aziendale, e continua ad esprimere forti preoccupazioni in particolare dopo il protocollo d’intesa per la legalità, la sicurezza e la regolarità del lavoro sottoscritto in Prefettura, il 5 ottobre 2009, dove chiare emergono le responsabilità delle Grandi Committenti private e pubbliche, soprattutto nel Polo Chimico ed Energetico, a non tenere presente tale accordo, nonostante la CONFINDUSTRIA, che le rappresenta, lo abbia sottoscritto.
Infatti si insiste ad assegnare appalti con offerte al massimo ribasso, che pongono a rischio l’occupazione e il lavoro delle aziende che considerano la sicurezza, la legalità e i contratti nazionali di lavoro, a vantaggio di altre aziende dove l’unico criterio di giudizio osservato da parte degli appaltatori è l’offerta economicamente più favorevole, non conferendo appropriata rilevanza agli aspetti relativi alla tutela della salute, della sicurezza, la legalità e la qualità del lavoro.
Quello che inquieta è l’indifferenza di chi deve accertare, nonostante i ripetuti timori dichiarati, e non lo fa, ma addirittura impensierisce di più la troppa tranquillità delle Aziende forse eccessivamente sicure di poter accettare offerte particolarmente proficue, senza comprendere che chi se ne beneficia potrebbe lesinare sul costo del lavoro, sulla spesa per la sicurezza e la salute dei lavoratori e non ultimo riciclare soldi in nero.
Così come quando ci si accorge che aziende che hanno acquisito appalti usando una concorrenza sleale eseguono poi i lavori non conformi a quelli richiesti dal capitolato di appalto, pur di attenersi ai costi offerti presentati, ma in questo caso invece di essere scartate, sanzionate e inserite nella black list dell’ENI, vengono, a livello locale, anche premiate.
Gli ultimi appalti affidati nel Petrolchimico purtroppo riconoscono la logica dell’offerta più fruttifera, l’ultimo aggiudicato, relativo alla cura e manutenzione del verde è alquanto strano, perché l’azienda che se l’era attribuito nel settembre 2009, nonostante non avesse mai svolto questa attività, aveva rinunciato, ripensandoci, poiché il costo era esagerato, dopo circa otto mesi le è stato accordato ed ha accettato, senza alcuna modifica. Cosa è successo?
Inoltre a differenza di quanto stabilito e previsto a livello nazionale ENI, pare che invece di ridurre il numero delle imprese per appalti quadri, come è avvenuto per i lavori meccanici, edili e verniciature, per quanto concerne le coibentazioni si stia agendo aumentando il numero delle imprese. Ci si auspica che vengano salvaguardati almeno i livelli occupazionali e le professionalità locali, all’interno di imprese corrette, e che non accada come invece avviene per la SFIR dove senza che nessuno sappia, controlli e verifichi nulla, o faccia finta, si affidano appalti ad aziende esterne al territorio, che da semplici verifiche risultano di fatto essere inadempienti sotto diversi punti di vista, a cominciare dal mancato pagamento delle retribuzioni ai propri dipendenti da diversi mesi.
La FEMCA CISL pretende più chiarezza e trasparenza, chiede inoltre, onde evitare che si insinui la cultura del sospetto, anche nei confronti della Provincia e del Comune di Brindisi, che sia istituito presso la Prefettura l’elenco delle Società Virtuose e sprona la CONFINDUSTRIA a sensibilizzare le proprie associate ad aderire al Protocollo sottoscritto in Tale Sede Istituzionale.
Infine, per dissuadere ogni forma di illegalità sulla sicurezza, sollecita tutti gli Enti deputati ai controlli ad effettuare le visite ispettive sui cantieri, è impensabile che ad un anno di distanza dalla richiesta spedita dalla FIM CISL gli accertamenti non siano ancora stati adempiuti e di controllare sugli appalti e subappalti, un settore questo di notevole criticità non solo in tema di sicurezza, ma anche in ordine alla legalità.
COMUNICATO STAMPA FIM CISL |