Brindisi, 04/06/2010

Ass. Il Faro: "i turisti di Costa Morenza figli di un Dio Minore"

Più passa il tempo e più ci rendiamo conto che il futuro della nostra città e dei nostri concittadini è gestito o da:
- una tribù di personaggi pubblici che farebbero bene a risiedere a “villa arzilla”;
- consiglieri comunali che ritengono di rappresentarci e che siedono su quegli scanni da 20-30 anni, senza alcuna decenza e con la faccia tosta di ripresentarsi ogni volta;
- da una pletora di addetti al riempimento dei giornali a tiratura locale, pronti ad organizzare conferenze, servizi e quindi consensi per elezioni, rielezioni, assessorati, incarichi, ecc. ecc. Per fortuna che il Web ed i giovani che si affacciano a questo incredibile strumento di comunicazione tendono a differenziarsi da chi è incancrenito e/o imparentato con interessi di bottega.

Nulla è possibile pretendere da costoro in termini di “servizio” nei confronti della città in quanto profondamente radicati nella più becera e pedestre “gestione” della politica ed in uno stato di totale assenza dei Partiti.
Quali spinte propulsive possono venire da chi è impegnato solo ed esclusivamente a “coltivare” il proprio orto dei consensi elettorali? NESSUNA E DI NESSUN TIPO!!
Le vicende portuali, in particolare, alle quali siamo affettivamente e professional-mente legati, rendono ancora più triste lo scenario delle prospettive di sviluppo del porto ed a differenza di quanto potrebbe sembrare a qualcuno, ci inducono ad essere sempre maggiormente presenti ed al servizio dei cittadini.
Non ci appartengono le preclusioni “tout court”, tant’è che siamo del tutto consapevoli che l’arrivo di un maggior numero di navi da crociera (per questo anno sottratte al porto di Monopoli) ha portato organizzazione, movimento, allegria, speranze e qualche oggettivo positivo riscontro.
Resta il fatto, comunque, che mentre per due sabati al mese sbarcano alcune centinaia di persone che certamente allietano la città, per il resto dei giorni e per ciascuno di questi, transitano e si imbarcano al molo di Costa Morena, centinaia di passeggeri che sono invece, FIGLI DI NESSUNO in quanto del tutto disconosciuti dall’Autorità Portuale e comunale.
Chi porta redditività alla città: i periodici croceristi che forse si seggono al bar, oppure le centinaia di passeggeri che con mezzi propri arrivano a Brindisi e si imbarcano per la Grecia?
Ci fosse mai stato un “SORRISO” da parte di Autorità portuale e Comune, nei confronti di costoro !! MAI !!
Non bastano i disservizi per discriminare chi opera nel settore turistico e si carica l’onere di rispondere correttamente ai diritti dei clienti che, spesso, per colpe che apparten-gono ad altri, chiedono riscontri concreti in termini di danni subiti.
A ciò si aggiungono le sciocchezze che qualche giornale e televisione locale ha lanciato (sempre con il “braccino corto” per mancanza di attributi) il 30 e 31 maggio scorso in merito al maggior numero di biglietti venduti rispetto alla capienza della nave.

Bisogna rammentare a coloro i quali hanno il potere di scrivere che sarebbe stato più utile:
- esaltare il fatto che una nave partiva piena di turisti e mezzi fornendo rosee prospettive di lavoro futuro al porto;
- riportare che per una nave, a differenza degli aerei, non esiste l’over buking e solo sotto l’imbarco si è in grado di definire le quantità disponibili.

Nella realtà, quel giorno, si registrò un maggiore ed imprevedibile afflusso di passeggeri, per lo più bulgari, che arrivarono per imbarcarsi per Igoumenitza; nessuno di costoro è rimasto a terra in quanto la stessa agenzia alla quale si erano rivolti, ha provveduto, a proprie spese, a ricollocarli su altra nave in partenza per la Grecia.
Certo si è perso un po’ di tempo per l’imbarco ma nulla ha fatto l’Autorità portuale ed il Comune per rendere gradevole la sosta organizzando la visita alla città, ai monumenti e perché no, anche un po’ di sana pizzica salentina.
Ci si chiede ma questi turisti in transito sono figli di un Dio minore perché non sono crocieristi o perché non sono clienti di una qualche particolare agenzia, legata anche ad interessi della politica?
In definitiva, i turisti di Costa Morena sono realmente figli di un Dio minore in quanto vittime della incapacità del Presidente Giurgola di programmare e realizzare strutture di accoglienza capaci di rendere ospitale la città, con il suo porto, le sue storicità e senza la necessità di dover pagare 50 centesimi per fare una “pipì”, in un bagno di una struttura privata alla quale è stata data la dizione di “Terminal passeggeri”.



COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE OPERATORI TURISTICI IL FARO
A FIRMA DEL PRESIDENTE RAFFAELE GIOVE