Brindisi, 21/06/2010

Licchello (Uil) sulla manifestazione del 19/6

La manifestazione del 19 scorso, che ha visto una partecipazione variegata di Associazioni, Enti, personalità politiche di varia estrazione, dove qualcuno di essi ha precisato che partecipava a titolo personale e non come rappresentante istituzionale (un distinguo che confonde e simula un atteggiamento di sofferta adesione che non capiamo, in circostanze dove invece è indispensabile essere molto chiari e trasparenti), ha rivelato ancora una volta la sua natura contradditoria e molto politica senza che ci siano state, nel corso degli interventi degli organizzatori e dei rappresentanti istituzionali intervenuti sul palco di piazza Vittoria al termine del corteo, dichiarazioni e proposte concrete su cosa, come e quanto tempo è necessario per realizzare l'invocato nuovo modello di sviluppo per il territorio.
È necessario invece passare dalle parole ai fatti!
Ma di fatti intesi come sostanza, proposte realizzabili, progetti certi e definiti, per la verità ne abbiamo visti e sentiti poco, mentre di parole ne sono state dette tante e questo si verifica da tempo!
Gli interventi hanno dimostrato, ancora una volta, la mancanza di una strategia condivisa e partecipata per dare consistenza alle parole, la convinta e decisa risposta alle tante domande che il cittadino comune si pone quando vuole capire e deve farsi una idea chiara della situazione su importanti scelte che devono essere fatte. Scelte che riguardano la salute, la sicurezza, il suo futuro e quello dei propri figli.
Risposte a queste fondamentali domande non ne sono state date!

Non vogliamo questo, non dobbiamo accettare quest'altro, Brindisi ha finito di essere terra di conquista, NO al carbone, NO al rigassificatore, vogliamo essere protagonisti delle scelte.
Ma quali sono le scelte giuste e quelle sbagliate se il Comune e la Regione Puglia che sono gli enti che hanno la titolarità per decidere sulle problematiche ambientali, manifestano con coloro che sono contrari al carbone, ma non fanno nulla per ridurre l'utilizzo dello stesso attraverso la firma delle convenzioni?
Ancora una volta niente è stato chiarito dagli oratori.
Anzi! Abbiamo colto le varie contraddizioni ed i distinguo emersi tra rappresentanti del governo centrale (di centro destra) con quelli regionali (di centro sinistra) che si sono rimpallate le responsabilità e la inadeguatezza della politica che hanno attuato in questi anni quando si è trattato di affrontare i problemi di importanti settori produttivi del territorio, vedi vertenza Alenia ed altri comparti industriali, abbandonati a se stessi!

La UIL di Brindisi è convinta che vi sono validi strumenti per risolvere la drammatica situazione di crisi economica, sociale ed occupazionale che si è creata nella nostra provincia negli ultimi anni, grazie anche alla sciagurata politica del NO.
Basta con questo assurdo atteggiamento! Basta con gli slogans! Ormai lasciano il tempo che trovano e non concludono nulla!
Le convenzioni, ad esempio, boicottate e trascurate a vario titolo e con motivazioni irragionevoli, prima dalla precedente Amministrazione provinciale, da quella Comunale e dalla Regione, ora dal Comune di Brindisi e dalla Regione Puglia che si sottraggono o sono assenti nelle riunioni dei vari Comitati e Commissioni costituiti a livello provinciale per dare nuovo impulso e vigore con idee innovative e progetti mirati alla tormentata ripresa della economia e dello sviluppo del nostro territorio, devono essere riprese e finalmente sottoscritte perché in grado di regolamentare e controllare le situazioni ambientali e della salute pubblica!
Non è la prima volta che la UIL di Brindisi chiede un atto di responsabilità da parte di coloro che decidono.
Non è più tempo del distinguo e delle marce. È tempo di decisioni condivise senza strumentalizzazioni e prese di posizione.

La partecipazione all'iniziativa ha visto nel suo complesso una moderata presenza di brindisini. Anche questo è un segnale su cui riflettere. È un ulteriore dimostrazione di un rapporto logorato da anni di indecisioni ed occasioni perdute. La crisi ha raggiunto livelli altissimi e non più accettabili.
È necessario adoperarsi concretamente per risolvere situazioni e problemi non più rimandabili che non riguardano non solo il futuro, ma anche il presente della nostra provincia.

In riferimento alle dichiarazioni rilasciate al “Quotidiano” di Brindisi da parte del signor Sciarra, precisiamo che la UIL è stata sempre coerente sulle sue posizioni. Non sappiamo quanto altri lo sono ancora oggi, visto che al Congresso della CGIL il Segretario uscente chiarì la posizione della sua Organizzazione: SI al rigassificatore, NO a Capobianco.

COMUNICATO STAMPA UIL BRINDISI A FIRMA DEL SEGRETARIO GENERALE ANTONIO LICCHELLO