Brindisi, 23/06/2010
Il PD dopo la manifestazione del 19 Giugno
La manifestazione brindisina del 19 giugno ha espresso la volontà della città e della provincia di essere protagonisti di uno sviluppo dimensionato sulle specificità del territorio, non imposto dall’alto o, peggio, forzato subdolamente rispetto alle sedi istituzionali di rappresentanza.
Purtroppo le contraddizioni insite in una manifestazione che mette insieme sensibilità diverse su molteplici punti ma univoche verso il tema principale della stessa nonchè l’assenza di espressioni importanti della società, come CISL ed UIL ad esempio, pongono a tutti il problema e l’impegno di come muoversi al meglio ed insieme per evitare che questa nostra realtà sia sempre più emarginata da politiche e scelte esterne alla stessa.
Il Partito Democratico ha espresso in modo netto ed in tempi opportuni la propria posizione rispetto alla Manifestazione ed ai nodi che interessano lo sviluppo sostenibile della Città e della Provincia: No al Rigassificatore a Capobianco; riduzione del carbone bruciato dalle aziende elettriche attraverso la sottoscrizione delle convenzioni con ENEL e la graduale chiusura della Centrale EDIPOWER; opere di ambientalizzazione e controllo pubblico delle emissioni; bonifiche; valorizzazione del comparto industriale, chimico e aeronautico.
Tale posizione è peraltro in gran parte contenuta nel programma e nell’azione quotidiana dell’Amministrazione Provinciale.
Il Presidente Ferrarese, eletto su quel programma, ha manifestato in modo inequivocabile il suo appoggio ai temi dell’iniziativa del 19, sottolineando la sua visione rispetto al ruolo istituzionale ricoperto. Stupiscono pertanto le contestazioni – che sono sempre legittime e da rispettare quando civili - fondate sulla negazione delle reali posizioni politiche e degli sforzi fatti mentre altri livelli, a partire dal Governo nazionale, vanno in ben altra direzione.
Dopo la Manifestazione del 19 va evitato il ritorno alle divisioni su specifiche differenze di sensibilità e va prodotto il massimo sforzo perché questo territorio non sia etero diretto o, meglio, etero distrutto: citiamo ad esempio la Via per il rigassificatore, la chiusura dello stabilimento Alenia ex Officine Aeronavali, le autorizzazioni delle trivellazioni al largo delle nostre coste, l’ipotesi del sito nucleare, i tagli agli Enti locali, la distrazione delle risorse europee per lo sviluppo del Mezzogiorno, i tagli ad un welfare che ora iniziava a strutturarsi in Puglia, i tagli alle università, alle scuole, ecc. ecc.
Ora noi chiediamo a tutte le Istituzioni locali, a tutte le Forze sociali, a tutti i Parlamentari e Consiglieri regionali, di essere conseguenti nella difesa del Territorio, facendosi soggetti attivi nell’azione politica di modifica della Manovra Finanziaria, della Deregulation in materia energetica e dell’acqua, dell’Assenza di politiche per lo sviluppo, soprattutto meridionale, facendosi promotori di azioni propositive per invertire il processo di recessione in atto.
Non è il momento di messa in discussione del ruolo di nessuno, è il momento della piena assunzione delle proprie responsabilità, dell’impegno reale, quotidiano, concludente.
La Federazione Provinciale del PD è determinata in questa direzione: proporrà ipotesi concrete di azione nella Assemblea Provinciale del 3 luglio, ne farà occasione di confronto e di arricchimento nelle proprie sedi comunali e nelle sedi Istituzionali, nonchè di ampia discussione nella Festa Democratica Provinciale che si terrà a Brindisi alla fine di Agosto/primi di Settembre.
COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO - SEGRETERIA PROVINCIALE DI BRINDISI |