Brindisi, 18/11/2004

Il PSDI sulla situazione politica

L’Esecutivo Provinciale del PSDI, alla presenza del Segretario Regionale Mimmo Magistro, riunito per una valutazione politica in ordine alla situazione alla Amministrazione Provinciale al Consiglio Comunale di Brindisi , ha approvato all’unanimità la relazione svolta dal Segretario Provinciale.
Il PSDI esprime forte preoccupazione sulla grave situazione politica e sociale del territorio di Brindisi .
Alla provincia di Brindisi è stato consumato un atto politico che riproduce fedelmente e ripercorre la stessa strada che ha portato a suo tempo alla formazione della giunta Antonino ed a sostenerlo fino in fondo da parte delle stesse segreterie politiche di allora (Cretì per i DS, Amati per la Margherita) che mai in nessuna occasione hanno censurato l’operato dei loro consiglieri comunali, dei loro assessori, dei loro rappresentanti negli enti di secondo grado e nelle società miste che tanti guasti e costi hanno prodotto alla collettività.
Rifondazione Comunista , nonostante la precedente negativa esperienza nel capoluogo , è nuovamente caduta nella tentazione di aggregarsi ai dirigenti provinciali di Ds e Margherita avvallandone ogni decisione .
In buona sostanza alcune forze politiche hanno addossato tutte le colpe di mala amministrazione solo ai loro soldati lasciando in carica i generali che continuano imperterriti a scorazzare in ogni campo.
Per quanto attiene allo SDI è il caso di rammentare che, tale partito accettò una delega al comune di Brindisi, nella giunta Antonino, pur non avendo alcun consigliere comunale .
La grande preoccupazione del PSDI è quindi sottolineata soprattutto dal basso livello di discussione politica che ha caratterizzato in quest’ultimo periodo i partiti maggiori del centro sinistra e del polo .
A questo riguardo il PSDI chiama ad un giudizio politico i parlamentari della nostra provincia ad esprimersi in ordine all’attuale situazione politica in quanto esprimono la massima volontà politica dei cittadini e dei partiti che chiameranno e coinvolgeranno nelle prossime campagne elettorali.
Il Presidente Errico non perde occasione di intervenire su problematiche del comune capoluogo , per carità è a tutti nota la complessità dei problemi che attanagliano la città di Brindisi a cui però il Presidente Errico non ha inteso riconoscere alcuna rappresentanza in seno alla propria giunta , il comune capoluogo al di là di proclami è stato in realtà ancora una volta mortificato nelle proprie legittime aspettative .
La ripresa politica, organizzativa ed elettorale del PSDI nella nostra provincia, si basa su una scelta precisa fatta dagli elettori in occasione delle ultime elezioni europee che è quella di un ritorno alla politica dei partiti che sono gli unici soggetti costituzionalmente riconosciuti per indirizzare la politica nel nostro paese.
Brindisi, al di là degli Errico e Mennitti di turno, deve partire da un dato certo ed inconfutabile che è quello della esistenza sul territorio di un polo energetico di interesse Internazionale gestito da colossi aziendali che non saranno fermati da modestissime amministrazioni locali che nulla potranno fare se non cambiare interlocuzione sulle scelte aziendali e politiche di concerto con le segreterie nazionali (queste si) dei partiti
Il rigassificatore della LNG sarà fatto a Brindisi e in cuor loro lo vogliono tutti. Certo ognuno cerca di fare l’utile idiota per imbrogliare le carte con cui parlare al cittadino, altri tirano la corda per costringere il Governo centrale a finanziare la realizzazione di un porto industriale all’esterno del porto interno, ma in ogni caso si continua a parlare di rigassificatore e la LNG va avanti nei suoi progetti.
A tal fine non si comprendono le ragioni per le quali comune e provincia non hanno chiesto sull’argomento la convocazione urgente del Comitato Portuale (unico Ente realmente deputato a decidere sulla vicenda rigassificatore).
E’ opportuno rammentare che del Comitato Portuale oltre a Provincia e Comune ne fanno parte la Regione, la Camera di Commercio ed i rappresentanti delle forze imprenditoriali e sindacali, quale migliore sede quindi per vedere chi è realmente pro o contro la realizzazione del rigassificatore?
I cittadini devono essere convinti che la fine delle attività portuali turistiche non è colpa del maledetto destino di questa città o di San Teodoro che dicono è “amante dei forestieri”, le responsabilità sono chiare, inequivocabili ed imputabili ad una classe politica che ha lavorato per creare i presupposti affinchè il porto diventasse area di servizio per il polo industriale/energetico con il pieno avvallo delle varie Autorità Portuali sul cui operato è sceso un assordante silenzio dopo che in campagna elettorale sia Mennitti che Errico ne avevano aspramente criticato la operatività.
La posizione del PSDI, chiara e critica espressa nei confronti del Presidente Errico e del Sindaco Mennitti nasce dal convincimento che non rinnoveranno nulla, non fermeranno nulla, non succederà assolutamente nulla, ma che al contrario con i soggetti politici attuali si continuerà a perseverare nel consociativismo affaristico di sempre vero male di questa città e provincia .
Il Sindaco Mennitti, dimenticando che nell’attuale consiglio comunale, nei vari schieramenti, sono presenti autorevoli esponenti che già facevano parte del precedente consiglio comunale dai cui atti non si sono mai dissociati, presenta sue ipotetiche programmazioni future, parla di teoremi che non hanno alcun presupposto concreto, siamo di fronte all’ennesimo imbroglio ai danni di una città che vede ancora una volta rinviati i suoi tanti e gravi problemi.
Un esempio di teatralità la abbiamo avuta l’altro giorno con la parata in onore del Presidente di Confindustria Montezemolo.
Al di là di un’altra festa in onore del sempre presente Ferrarese, non è dato sapere di concreto questi industriali cosa abbiano in mente di investire su questo territorio. La gravità di tutto ciò è che anziché essere la classe politica a dare indirizzi politici ed economici su cui far convergere l’imprenditoria, creandone ovviamente le premesse, oggi siamo al contrario e cioè che la politica viene indirizzata dal Presidente di Assindustria cosa questa assolutamente assurda per un paese democratico e liberale.

COMUNICATO STAMPA ESECUTIVO PROVINCIALE PSDI