Brindisi, 01/07/2010

Ass. Il Faro: "La nave Bridge risorsa preziosa per il porto"

Abbiamo vissuto la formale inaugurazione della tratta giornaliera di collegamento Brindisi - Grecia con la motonave Bridge con serenità ma, anche, con la solita passione che ci caratterizza e che vorremmo fosse il pungolo necessario per la definizione delle “politiche” portuali.
Con rammarico abbiamo vissuto la vicenda degli attacchi sconsiderati effettuati nei confronti delle nave Bridge, degli armatori e dell’agenzia portuale Euromare, da qualcuno che ha avuto la sfortuna di essere ospitato in cabine prive, per banale guasto, di aria condizionata.
Il rammarico non sta nelle rivendicazioni relative al disagio subito dovuto alla mancanza di aria condizionata, quanto per la ingiustificata frenesia di “vendicarsi” e riportare alle cronache nazionali l’odissea vissuta, non tanto casuale, quanto fatta apparire come continua e intrinseca alla nave stessa.
Rifuggire dalla Bridge e dal porto di Brindisi!!! Questo è stato trasferito all’esterno!!
Passino pure gli articoli sui due giornali a tiratura locale, ma, a nostro avviso, non può passare inavvertito il messaggio estremamente negativo trasmesso all’agenzia Ansa e da questa divulgata in tutta Italia.
Non tutto però avviene sotto il negativo presagio della “Blu moon” e per fortuna l’iniziativa, anche se tardiva, della formale inaugurazione della tratta Brindisi - Corfù con la motonave Bridge, ha permesso di evidenziare aspetti di crescita nella politica dedicata al porto ed al turismo che, francamente, attendevamo da tempo e da chi, per esperienza acquisita, abbiamo sempre ritenuto “capaci”, anche se vincolati ai rispettivi ruoli.
Il riferimento è all’assessore Teo Titi ed al Presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne che, con sincero slancio e con valutazioni oggettive, hanno saputo traguardare anche oltre il periodo di profonda crisi che il turismo sta vivendo in Grecia, con una perdita di presenze variabile dal 30 al 50% e che, ovviamente, si riflette sul porto di Brindisi e sul suo traffico.
L’assessore Titi ed il Presidente Malcarne, oltre ad apprezzare le peculiari caratteristiche di accoglienza, sosta e transito della Bridge, che ne fanno realmente un “taxi” del mare, hanno saputo stimare il coraggio avuto da due giovani armatori greci che, fidandosi ciecamente dell’operatore portuale Euromare di Brindisi, hanno ritenuto opportuno investire sul porto di Brindisi in quanto ritenuto più attrattivo di quello di Bari.
Particolare gradimento hanno prodotto le valutazioni dell’Assessore Titi che ha dimostrato di essere scevro da puerili ed inconcludenti ripicche di “casta” e di traguardare con serietà, professionalità ed attenzione verso una gestione della politica del porto che incominci ad avere un “cuore”; quel “cuore” che è sempre mancato ai vari presidenti dell’Autorità portuale in quanto non brindisini e quindi solo parzialmente capaci di intendere la “valenza” del mare e del porto nello spirito di noi autoctoni.
Riteniamo che coloro i quali sono preposti alla individuazione del futuro presidente dell’Autorità, debbano avere l’obbligo di pensare ad individuare un brindisino esperto nel settore e che abbia quel “cuore” al quale si faceva riferimento.
Non a caso l’unica nota negativa della gradevole serata trascorsa sulla nave Bridge è stata l’abbagliante assenza del Presidente dell’Autorità portuale!!
Del resto, al di là dei proclami sulla propria capacità organizzativa e attrattiva di navi e percorsi, il presidente Giurgola nulla avrebbe potuto affermare in merito alla capacità di un’azienda brindisina di attrarre nel nostro porto navi capaci di navigare con velocità di crociera di 19-20 nodi e di permettere di raggiungere Igoumenitsa in meno di 6 ore e Salonicco in meno di meno di ulteriori 3 ore.
E’ questa la sfida che Giurgola non ha capito e non capirà mai !!!
Riuscire a spostare gli interessi degli utenti (camionisti, turisti, ecc.) dal porto di Bari a quello di Brindisi è possibile solo attraverso una riduzione dei tempi di navigazione e transito; infatti, utilizzare il porto di Bari comporta la perdita di almeno 4 ore nette fra andata e ritorno che corrispondono anche a metà giornata lavorativa per un camionista.
Giurgola assente, Giurgola bocciato!!
Bocciato anche dai 5.000 passeggeri che nei primi 20 giorni di giugno hanno utilizzato la motonave “Bridge” e che non hanno mai avuto l’opportunità di essere “accolti” e trattati dall’Autorità portuale come portatori di quei benefici che, fra l’altro, permettono alla stessa Autorità di sopravvivere.
I passeggeri della Bridge e delle altre 2 navi che collegano il nostro porto con la Grecia sono la “vera” risorsa alla quale bisogna portare rispetto, altro che indifferenza ed assenza.

FONTE: COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE OPERATORI TURISTICI IL FARO
A FIRMA DEL PRESIDENTE RAFFAELE GIOVE