Ostuni, 10/07/2010
Un'emozione chiamata libro: presentata la XIV edizione
Grandi nomi ad Ostuni: Walter Veltroni, Guido Crainz, Marida Lombardo Pijola, Ilvo Diamanti, Gustavo Charmet, Barbara Schiavulli, Michela Marzano, Teresa De Sio e Nicola Lagioia, sono gli autori-scrittori che daranno vita alla 14a edizione della rassegna letteraria “Un’emozione chiamata libro” che avrà come tema conduttore: “Viva l’Italia! O no?”.
Incontri con i libri e gli autori italiani che più e meglio hanno fotografato nelle loro opere recenti e recentissime il “malato Italia”, costruendo con loro un quadro il più possibile esauriente dei vari problemi politici, sociali, di costume, trattati, di volta in volta, sotto forma di saggio o i romanzo.
Il programma della kermesse è stato presentato dal Sindaco di Ostuni DomenicoTanzarella, dall’assessore al turismo Agostino Buongiorno, dalla curatrice della rassegna Anna Maria Mori, dal dirigente del settore cultura Maurizio Nacci e dalla Direttrice della Biblioteca comunale Maria Antonietta Moro.
Organizzata dall’Amministrazione Comunale di Ostuni -Assessorato alla Cultura - in collaborazione con la Bottega del Libro e curata dalla giornalista e scrittrice Anna Maria Mori, questa 14^ edizione prenderà il via il 19 luglio prossimo.
Sul palco allestito all’interno del Chiostro di Palazzo San Francesco, in Piazza della Libertà a Ostuni, si avvicenderanno gli incontri (con inizio alle ore 21) con gli autori italiani per un appuntamento fisso dell’estate della “Città bianca” che, ogni volta, richiama un foltissimo pubblico di ostunesi, forestieri, turisti e villeggianti che assistono a questi momenti con attenzione e partecipazione.
Lunedì 19 luglio si comincia col Governatore della Puglia, On. Nichi Vendola e lo storico Guido Crainz che colloquieranno su: “il passato, il presente e il possibile futuro del nostro Paese” in riferimento al libro: “Autobiografia di una Repubblica” (Donzelli ed.) scritto da Crainz.
La storia di cinquant'anni della nostra repubblica raccontata in un saggio amaro e coraggioso scritto da uno storico e accolto da subito con grande successo di critica e pubblico. Crainz, docente di storia contemporanea nella facoltà di scienze della comunicazione dell'Università di Teramo, ha pubblicato molti saggi.
Venerdì 23 luglio, sarà la volta di Ilvo Diamanti col suo libro: “Sillabario dei tempi tristi" (Feltrinelli ed.), un sillabario originalissimo, ironico e dolente, per guardarci allo specchio e riflettere su cosa siamo diventati: "In fondo", scrive l'autore, "chi può stabilire se questi tempi siano o meno tristi? Ovviamente: chi li vive. Chi li attraversa e li valuta. In questo caso, la "mia" tristezza dipende e deriva dalla mia difficoltà ad accettare quel che mi avviene intorno. Faccio fatica a riconoscermi in questo territorio informe dove le relazioni sono povere e rarefatte, dove le persone si chiudono e si isolano, comunicano attraverso cellulari e internet, dove le paure sono le lenti degli occhiali con cui guardiamo gli altri e il mondo, dove la politica è antipolitica, dove i partiti non sono più idee e associazioni ma leader e oligarchie senza idee e senza associazioni, e vivono a pieno tempo nei telesalotti...”. ILVO DIAMANTI è professore di Scienza Politica e Comunicazione politica all'Università di Urbino, dirige il laboratorio di Studi Politici e Sociali (La Polis).
Martedì 26 luglio, alle ore 19, presso la scalinata “Don Elio Antelmi”, l’On. Walter Veltroni presenterà il suo libro: "Noi" (Rizzoli ed.) per la storia d'Italia raccontata attraverso le storie di vita di persone comuni. “La Storia è quella che ha visto Giovanni, adolescente di quattoridici anni, segnare sul suo album dei disegni i ricordi degli ultimi momenti del fascismo, delle tragiche deportazioni di ebrei e dissidenti. Ed è il 1943. La Storia, qualche anno dopo, è quella di Andrea ai tempi in cui, bambino di tredici anni, viaggiava con il padre nell'Italia del boom economico su un Maggiolino. Ed è il 1963. La Storia è quella di Luca, undici anni, che registra sulle sue cassette il terremoto in Irpinia, l'assassinio di John Lennon e l'esplosione del terrorismo. È il 1980. E poi arriva Nina... E siamo nel 2025. Walter Veltroni è stato direttore dell' "Unità", vicepresidente del consiglio nel primo governo Prodi, segretario nazionale dei Ds, sindaco di Roma, e segretario nazionale del PD. Ha scritto molti libri. Con questo "Noi" ha rifiutato di partecipare al premio Strega al quale il suo editore intendeva candidarlo.
Martedì 27 luglio sarà la volta di: “Fragile e spavaldo ritratto dell'adolescente di oggi" (Laterza ed.) di Gustavo Charmet nel quale l’autore percorre il passaggio dall'infanzia alla vita adulta affrontando rischi e utilizzando mappe e travestimenti molto diversi da quelli sperimentati dalle generazioni precedenti. Guarda al futuro e non al passato, e fa della creatività uno strumento di crescita. É un Narciso il nuovo adolescente, insieme spavaldo e temerario, delicato e fragile, in tutto diverso dai ragazzi degli scorsi anni. Non è stato allevato in un modello rigido e autoritario, non lotta con un perenne senso di colpa verso qualunque istinto che possa allontanarlo dalla famiglia. Al contrario viene da un'infanzia privilegiata, e fatica a lasciarla. Anche se è cresciuto alla ricerca di una mamma spesso troppo impegnata, è comunque abituato a considerare i suoi genitori come i suoi migliori alleati. Lavora sul suo corpo in trasformazione con il piercing, lo sport ossessivo, la ricerca morbosa della magrezza. È fatto così: lavora molto nella propria mente, ma se attacca nella realtà, è incapace di identificarsi con il dolore che provoca, perché nessuno gi ha insegnato cosa significa immedesimarsi nell'altro da sé. Gustavo Charmet è psichiatra, docente di psicologia dinamica dell'Università Bicocca di Milano, direttore della scuola di specializzazione in psicologia del Ciclo di Vita dell'Università degli studi di Milano.
Venerdì 30 luglio, ritorna Marida Lombardo Pijola per presentare l’ultimo suo libro: “L'eta' indecente” (Bompiani Ed.).
La fortunata autrice di "Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano principessa" intraprende un nuovo viaggio nel mondo dei ragazzi e degli adolescenti, per documentarne l'inarrestabile deriva. Con straordinaria capacità narrativa e introspettiva l'Autrice rivela i percorsi che separano i ragazzi dai loro genitori, i tormenti più segreti, i rifiuti aprioristici e generalizzati, e nello stesso tempo la spasmodica ricerca di qualcosa che possa aiutarli a ritrovarsi. Marida Lombardo Pijola, pugliese di nascita, vive a Roma, e fa la giornalista come inviato speciale del "Messaggero".
Martedì 3 agosto, Barbara Schiavulli presenterà: “Guerra e Guerra” (Garzanti ed.), un libro che racconta, dalla parte delle vittime innocenti (bambini e donne), le atroci guerre che continuano a insanguinare il mondo: Israele e Palestina, Iraq, Pakistan, Haiti... Lo fa perchè non restino solo numeri nel conto delle vittime, ma tornino ad essere nomi, volti, storie. E le storie che racconta, quasi tutte, quasi sempre, ti restano dentro, indimenticabili. Ma insieme a queste storie, l'Autrice, con pudore, quasi sottovoce, racconta anche la sua guerra personale , quella di una giornalista coraggiosa, estremamente professionale, e sempre presente, a rischio della vita, su tutti i fronti di guerra, alla quale però tutti continuano a negare un contratto che le permetta finalmente di avere diritto a progettare il suo futuro: " Non mi pagano abbastanza per questo. Anzi, i giornali spesso si dimenticano persino di pagarmi. Mi avevano detto che la vita da freelance era romantica. Invece penso che oggi neanche Hemingway verrebbe assunto da un giornale...".
Barbara Schiavulli, 37 anni, è una giornalista di guerra, si occupa soprattutto di Medio Oriente. Ha seguito la seconda Intifada, i confllitti in Kashmir, Afghanistan, Haiti e Iraq e nei suoi reportage abbina la cronaca con la denuncia dei crimini contro l'umanità. Scrive per "L'Espresso", "L'Eco di Bergamo", "Il Messaggero", "La Stampa" e collabora con radio e televisioni.
Lunedì 9 agosto sarà la volta di: “Sii bella e stai zitta” (Perché l’Italia di oggi offende le donne) di Michela Marzano
Veline, escort, donne-tangente... Dopo gli immensi progressi in termini di diritti, uguaglianza e libertà ottenuti dai movimenti libertari negli anni Sessanta e Settanta, le donne sembrano ora contare solo per come appaiono, e costrette a emulare un unico, pervasivo modello di rifermento, quello delle veline. Non a caso dall'anoressia alla bulimia, passando per le automutilazioni, sono ormai numerosi i sintomi della profonda "emorragia identitaria" che ha investito e investe tuttora il corpo femminile. È arrivato il momento, per le donne, di riaffermare la propria specificità e ripartire da ciò che Jean Jacques Rousseau scriveva due secoli fa a proposito dell'esistenza, nella donna, di una particolare capacità di "indignazione morale" che sta all'origine della civiltà. Se le donne non reagiscono, il crepuscolo della loro dignità è destinato a coincidere con il crepuscolo della democrazia.
Michela Marzano, di famiglia pugliese (ma nata a Roma) viene spesso definita "cervello in fuga": è professore associato all'Università di Parigi, città nella quale vive dal 1999. Autrice di numerosi saggi ed articoli di filosofia morale e politica.
Martedì 10 agosto - ore 20, “Metti il diavolo a ballare” (Einaudi ed.) di Teresa De Sio (Una serata di parole, pensieri e musica con chitarra solista).
Con il suo primo romanzo Teresa De Sio ci porta nel cuore del Salento premoderno degli anni Cinquanta e del suo orizzonte mitico fatto di credenze ataviche, di erbe miracolose e fatali, diavoli, ragni, ma anche di miseria, arroganza di casta e saggezza insospettata. Il romanzo racconta la storia di Archina Solimene, una bambina "morsicata", di sua sorella Filomena, "mansueta come una mucca”, del loro padre Nunzio, di donna Aurelia la vammàana, che conosce tutti i metodi antichi per scacciare il male. Al centro c'è una notte maledetta di Carnevale. Intorno c'è una trama fatta di tanti destini e tanti personaggi. Dopo aver suonato la musica della taranta, dopo aver a lungo studiato quel mondo, Teresa De Sio ne ha fatto un romanzo di sorprendente forza narrativa costruito come una tela di ragno. TERESA DE SIO, musicista e cantante napoletana, è conosciuta dal grande pubblico per il suo personalissimo folk-rock e per le sue canzoni (da "Voglia 'e turnà" fino a " O Paraviso in terra") Nel corso della sua attività di compositrice ha collaborato con moltissimi artisti, tra cui Brian Eno, Fabrizio De André, Giovanni Lindo Ferretti.
Martedì 20 agosto, si conclude con il libro: "Riportando tutto a casa" (Einaudi ed.) di Nicola Lagioia
Siamo a Bari, negli anni Ottanta. Soldi, lusso, ottimismo: "qualcosa di molto simile alla follia meteorologica percorre il nostro piccolo paese". I tre adolescenti che si aggirano per le strade di questo libro hanno in corpo una sana rabbia, avvelenata dalla nuova smania dei loro padri di arricchirsi in tutti i modi e a tutti i costi. E negli angoli dei quartieri periferici e abbandonati della città incontreranno il lato in ombra di quel tempi.
Nicola Lagioia, finalista al Viareggio di quest'anno, è nato a Bari nel 1973. Il suo è stato definito un romanzo-rivelazione: un libro maturo e arrabbiato che ha entusiasmato la critica e i lettori più attenti.
“Viva l’Italia! O no?”, il tema della XIV edizione della rassegna letteraria “Un’emozione chiamata libro” , è stata anticipato dall’incontro con l’attore, conduttore e scrittore Fabio Volo che giovedì 8 aprile nel Teatro Roma ha presentato, con grande successo, il suo ultimo libro: “Il tempo che vorrei” (Mondadori ed.) -
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI |