Ceglie M.ca, 05/08/2010
Domani "Piccoli Crimini Coniugali" ai Tre Trulli
Domani sera 6 agosto alle ore 21:00, presso i giardini del ristorante Tre Trulli sarà portato in scena lo spettacolo teatrale “Piccoli Crimini Coniugali” di Eric-Emmanuel Scmitt.
Sul palco prenderanno parte gli attori Roberto Conte e Silvia Castelli della compagnia “Teatro delle Lune” di Treviso che, dopo aver attraversato tutte le regioni d’Italia con questo spettacolo, approdano per la prima volta in Puglia.
Il testo piacevolmente e psicologicamente complesso, questo dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt, offre un altissimo esempio di un’arte drammaturgica che non perde mai di vigore.
In un contesto di noir intrigante e sui generis, lo scambio di battute fa trapelare ad un tempo l’affetto e l’intesa sessuale, la volontà di non cedere ai mal occultati ricatti di un rapporto che sfiora la sua stessa diabolica distruzione, la speranza di ricondursi ad un’armonia celata nei ricordi del lontano primo incontro, le testardaggini, le insignificanti ma anche perverse e comunque inarrestabili contese del matrimonio, l’imponderabilità dell’amore.
Al termine dello spettacolo, seguirà un gustosissimo buffet.
Info e prenotazioni: Ristorante Tre Trulli 0831381312.
LA TRAMA
Gilles Sobiri rientra dall’ospedale - dove era stato ricoverato a causa di un
incidente - con un’amnesia retrograda che gli impedisce di ricordare gli
eventi del suo passato recente. Lo riaccompagna a casa la moglie Lisa,
che, inquieta ma allo stesso tempo elettrizzata dalla strana situazione in
cui lei e il marito si trovano, cerca di aiutarlo ad orientarsi e a rammentare.
Lui, scrittore di romanzi gialli, sembra non perdere il suo humour né il suo
controllo neppure in questo momento di difficoltà.
Le risposte e le spiegazioni che Lisa gli fornisce riguardo a sé e al loro
matrimonio e il ritratto che lei fa di lui, tuttavia, sembrano non convincere
Gilles completamente: qualcosa continua a sfuggirgli di sé stesso, della
moglie, della loro vita insieme. A poco a poco si insinua il sospetto che
qualcosa di “losco, tenace e pervicace”, che appartiene forse al passato di
Gilles, si stia perpetrando ai danni dell’uno o dell’altra, che un surrettizio
agire, una sorta di oscura macchinazione trovi terreno fertile nella loro
menti, o che addirittura un crimine possa essere stato compiuto.
I fatti del passato di Gilles e Lisa vengono alla luce in un alternarsi di affermazioni accolte prima e smentite poi, di sfoghi emotivi, di bugie (improvvisate o premeditate?), in un dialogo ormai perso da tempo, che tenta di essere ricostruito: ironico e sarcastico, comico, frenetico e ostinato, talvolta sconsolato, sicuramente contraddittorio.
Solo qualche momento di tenerezza ad attenuare un match di stilettate
senza risparmio (“...ma chi vincerà?”), in cui Gilles pare saper condurre il
gioco e sopraffare Lisa, costretta, un po’ alla volta, a confessare tutte le
sue insicurezze e fragilità e le sue sincere disillusioni.
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