Brindisi, 25/11/2004

Processo Di Bella: ordine del giorno per la costituzione di parte civile

I gruppi di opposizione al Comune di Brindisi (PRC - DS - Margherita - Lista Guadalupi) hanno presentato un Ordine del Giorno inerente la richiesta di costituzione di parte civile nel processo contro Giovanni Di Bella del Comune di Brindisi, parte offesa in tale procedimento.
L'ordine del giorno sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale che si terrà il giorno 29 novembre.
Di seguito il testo integrale del documento.

Il 26 ottobre u.s. si è svolta, presso il Tribunale di Brindisi, l'udienza preliminare del procedimento penale nei confronti di Giovanni Di Bella ed altri, per i fatti legati alla passata gestione del canile privato di proprietà del Di Bella. In tale struttura, com'è noto, venivano ricoverati i cani di numerosi Comuni della Provincia, tra i quali quelli del Comune di Brindisi, per effetto di convenzioni stipulate e più volte rinnovate con il Di Bella.
L'accusa che il Pubblico Ministero ha posto a carico degli indagati e che ha giustificato la richiesta di rinvio a giudizio, è molto grave ed articolata: associazione per delinquere, truffa, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, frode nelle pubbliche forniture, maltrattamento di animali, furto.
Per quanto riguarda il Comune di Brindisi, formalmente individuato dalla Procura della Repubblica come persona offesa dai reati, viene in rilievo il danno subìto ad opera del Di Bella per effetto:
1) della truffa causata dall'aver dichiarato l'avvenuta cattura, in qualità di cani randagi nel territorio del Comune di Brindisi, di cani furtivamente sottratti ai loro legittimi proprietari, di cani in realtà compravenduti o ceduti dai loro legittimi proprietari, di cani già deceduti; sicché, inducendo in errore il Comune di Brindisi, si procuravano un profitto ingiusto, rappresentato dal rimborso delle spese e dai compensi versati dall'Amministrazione Comunale per il mantenimento, la custodia ed il ricovero dei cani del canile di Contrada S. Giorgio;
2) della truffa e della simulazione di reato perpetrata denunciando l'avvenuto furto di seicento cani nel dicembre 2000; furto in realtà mai avvenuto, poiché i seicento cani erano deceduti nel corso del tempo senza che il Di Bella ne desse comunicazione al Comune di Brindisi, che, così, indotto in errore, elargiva indebitamente il rimborso delle spese ed il compenso per il mantenimento, la custodia ed il ricovero dei cani del canile di Contrada S. Giorgio.
Quelle appena dette sono solo alcune delle ipotesi di reato evidenziate nella richiesta di rinvio a giudizio predisposta dalla Procura della Repubblica di Brindisi.
Purtroppo, alla scorsa udienza del 26 ottobre, il Comune di Brindisi non ha fatto valere i propri diritti in tale procedimento e dunque non ha domandato la costituzione di parte civile, come invece hanno fatto altri enti pubblici e soggetti privati. Con questo, il Comune si preclude la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni ad esso procurati dai reati commessi, con le ovvie negative conseguenze a carico delle casse comunali e quindi di tutti i cittadini.
Il Comune, che già in passato aveva mancato di chiedere la costituzione di parte civile contro il Di Bella, sempre per reati di truffa e sempre per fatti legati alla gestione del canile privato di Contrada S. Giorgio, ha ora un'ultima possibilità di tutelarsi quale parte offesa da reato alla prossima udienza del 04 dicembre p.v..
Per quanto sopra il
CONSIGLIO COMUNALE
Impegna il Sindaco e la Giunta a formalizzare gli atti di propria competenza per la domanda di costituzione di parte civile nel procedimento di che trattasi, da definire nel corso dell’udienza del prossimo 4 dicembre 2004.