Brindisi, 27/08/2010
Il Faro invia dossier in Procura: "bisogna fare sul serio"
Nella landa sconfinata di Costa Morena, nella quale la fanno da padrone i containers e i trailers di privati e i supporti delle pale eoliche, elemento questo portante di una economia di nicchia, si registrano gli ennesimi casi di disservizi dovuti alla incuria dell’Autorità Portuale.
Siamo soddisfatti che quanto da noi denunciato in merito alla mancanza di un deposito bagagli, sia stato adeguatamente recepito ed amplificato dai media locali, al punto che l’opinione pubblica è convinta della presenza di disservizi che vanno a totale svantaggio dell’immagine del porto e della sua efficienza.
E’ eclatante quanto successo alcuni giorni or sono nel momento in cui, in piena attività di servizio e di assistenza ai turisti in partenza, nel box della Confcommercio si è recata una turista punta da un insetto, presumibilmente un’ape. Il personale della Bandiera Blu Vacanze, presente nel box, ha immediatamente accompagnato la turista presso il Terminal pubblico ove è indicata la presenza di una “infermeria”.
Il timore che l’insetto potesse provocare uno shock anafilattico, ha incrementato esponenzialmente il vigore degli addetti al check – point, per la speranza di trovare un medico o quantomeno un infermiere immediatamente disponibile.
Entrati nel Terminal pubblico si sono recati verso l’indicazione che riportava su di una porta il termine “INFERMERIA”. Aperta la porta lo shock è venuto ai soccorritori ed alla stessa vittima, in quanto, aprendola si sono ritrovati di nuovo all’esterno del Terminale (si allegano foto).
Che fine ha fatto l’infermeria?
Che fine hanno fatto i fondi per la realizzazione dell’infermeria?
Cosa riportano le relazioni della AUSL in merito alla richiamata infermeria?
Ulteriormente preoccupati per le condizioni della turista, gli accompagnatori hanno cercato di chiedere lumi all’info-point di Brindisi Produce dato in concessione dall’Autorità Portuale, questo esiste ma è sempre chiuso e non assolve alle funzioni per la quale è stato concesso in uso.
Cosa fare quindi?
La turista è stata portata presso la più vicina farmacia con il mezzo privato dell’operatore turistico, guardandosi bene dal fermarsi nel terminal privato posto all’esterno di Costa Morena, avendone certezza che non esiste infermeria e che in caso di urgente bisogno fisiologico la stessa turista sarebbe stata costretta a pagare Euro 0,50 per una veloce minzione.
Tornando ad aspetti di maggior rilevanza, le carenze relative ai servizi reali sono talmente tante che noi operatori turistici il più delle volte abbiamo vergogna della realtà con la quale induciamo i turisti a transitare per il porto di Brindisi.
Vadano a vedere i satrapi gestori dell’Autorità Portuale quali sono i primi riscontri in termine di movimentazione passeggeri nel porto di Bari, ove i numeri sono reali in quanto sono manualmente contati tutti coloro che imbarcano e sbarcano, e facciano il confronto con quelli di Brindisi.
Poi si vergognino di come stanno amministrando quanto da loro ribadito prima dell’estate in merito alle certezze di linee di collegamento con Durazzo, con la Turchia e con l’Egitto per il commercio di banane.
Esausti di comportamenti contraddittori e mirati alla gestione totalitaria del porto, in presenza di un comitato portuale che per gran parte ha interessi non oggettivi rispetti alla funzione assunta, abbiamo rimesso alle Procure competenti un vistoso dossier ampliato anche dalle notizie riportate al sito dell’Associazione IL FARO dall’anonimo “PICCHIO DI MARE” che, periodicamente, rimette note contro l’Autorità Portuale.
L’appello che l’Associazione IL FARO questa volta intende effettuare è verso i componenti del comitato portuale invitandoli ad essere propositivi negli interessi generali del porto di Brindisi, ove dovessero persistere azioni che gli stessi ritengono prevaricatrici rispetto ai richiamati interessi generali, l’invito è a non più presentarsi nelle riunioni di comitato.
A fine stagione turistica è necessario fare realmente e seriamente il punto della situazione in merito alle proiezioni e prospettive future del porto che non possono assolutamente basarsi su boutade di mega progetti.
Pensiamo in piccolo ma, in forma reale e razionale con l’obiettivo di realizzare passi certi verso una adeguata presenza di servizi e verso una gestione oculata, attenta, professionale e, magari, con personale locale.
Al Presidente della Camera di Commercio, chiediamo, cortesemente, di farsi promotore di un incontro che possa attivare quei processi di crescita turistica nel porto di Brindisi basati sia sulla movimentazione traghetti che, su quella diportistica per la quale non può assolutamente essere arbitro oggettivo il Presidente Giurgola in quanto già Presidente del Porticciolo San Foca di Melendugno con ben 500 posti barca.
COMUNICATO STAMPA
ASSOCIAZIONE OPERATORI TURISTICI IL FARO
A FIRMA DEL PRESIDENTE RAFFAELE GIOVE |