Bari, 13/09/2010

Vertenza AQP: Emiliano blocca la riorganizzazione

Dopo i molteplici interventi istituzionali, l’ATO Puglia, in una nota di oggi a firma del Presidente Michele Emiliano inviata all’Amministratore Unico dell’AQP S.p.A. ed ai Sindaci della provincia di Brindisi, ha bloccato di fatto il piano riorganizzativo proposto dall’azienda confermando che nel vigente Piano d’Ambito non è prevista alcuna variazione strutturale- organizzativa.
Di seguito riportiamo integralmente la nota a firma del Sindaco di Bari

Si fa riferimento alle note a Noi pervenute nello scorso mese di agosto con cui i Comuni della Provlncia di Brindisi, preoccupati del proposto accorpamento dell’unità Territoriale di Brindisi con quella di Taranto e manifestando il loro fermo dissenso all’ipotesi di riorganizzazione, hanno chiesto un intervento di questa Autorità volto a scongiurare l'assunzione di definitive determinazioni in tal senso.
Preliminarmente occorre osservare con rammarico che la questione di cui si dibatte è stata portata avanti autonomamente da Acquedotto Pugliese senza che l’Autorità fosse messa al corrente dell’ipotesi di riorganizzazione, se non alla fine del mese di agosto (26.08.2010), quando questa Autorità ha ricevuto per conoscenza le note di chiarimento predisposte da Acquedotto Pugliese in riscontro alle istanze dei Comuni.
Non si vuole qui entrare nel merito delle valutazioni che hanno indotto codesto Soggetto Gestore a ipotizzare tale soluzione, anche perché allo stato attuale questa Autorità non dispone di tutte le informazioni utili ad una analisi critica dell'ipotesi formulata.
Ciononostante, ferma restando l’autonomia del Soggetto Gestore nell’assunzione di determinazioni relative all'articoiazione organizzativa, occorre precisare che questa Autorità ritiene necessario, oltre che auspicabile, conoscere le valutazioni compiute secondo il percorso metodologico di analisi descritto al par. 6.1.4 del P.d.A. il cui scopo è per l'appunto quello di evidenziare le criticità organizzative esistenti, in modo da valutare soluzioni gestionali alternative.
L'assunzione di decisioni in forma condivisa e partecipata appare imprescindibile non solo per via dell’impatto che una modifica del modello organizzativo comporterebbe sulle previsioni economico-finanziarie e di livello qualitativo del servizio, ma anche in considerazione della funzione di rappresentanza e di garanzia degli Enti Locali Consorziati, rivestita da questa Autorità.
Ferma restando la necessità di pervenire nel breve-medio periodo ad una riduzione progressiva dei costi gestionali, si precisa altresì che il riferimento ideale di ogni aggiornamento del modello organizzativo del Soggetto Gestore, così come indicato nello stesso Piano d'Ambito (par. 6.1.2) dovrebbe essere ispirato alla realizzazione di una struttura centrale snella e agile e di strutture decentrate sul territorio con forte autonomia decisionale, gestionale e operativa polifunzionale.
Ciò nella consapevolezza che la presenza capillare sul territorio rappresenti il vero punto dì forza in termini di recepimento delle istanze e rapidità con cui si può dare soluzione ai problemi riscontrati.
Del resto nel vigente Piano d’Ambito (par. 6.1.2). si precisa che le valutazioni di opportunità, economicità ed efficienza da effettuare nel momento in cui si prospettano nuove soluzioni gestionali, non possono prescindere da considerazioni legate ai numero e alla qualità delle risorse impiegate nonchè alla relativa struttura organizzativa in cui operano potendo tali fattori influenzare il livello qualitativo del servizio offerto.
Per quanto fin qui detto, questa Autorità, nel comunicare che l'argomento è stato posto all'ordine dei giorno del prossimo Comitato Esecutivo, chiede che non sia adottato alcun provvedimento definitivo relativamente alla questione in oggetto, se non dopo aver discusso e condiviso le argomentazioni a supporto in un incontro preliminare con questa Autorità. A tale fine si fa presente che un rinvio nell’assunzione di determinazioni è possibile in considerazione del fatto che nel vigente Piano d'Ambito per i primi anni di gestione non è prevista alcuna variazione strutturale -organizzativa.