Bari, 04/10/2010

Costituito il Forum Energia e Territorio Beni Comuni

L'obiettivo è quello di mettere in relazione le esperienze maturate nei vari territori provinciali attorno alle tematiche energetiche.
Un'esigenza avvertita da decine di associazioni, comitati e movimenti che contrastano l'operato di quelle aziende che si propongono di generare sostanziosi profitti a discapito del territorio e della saluta dei cittadini.
Per questo motivo decine di movimenti si sono dati appuntamento a Bari lo scorso 25 Settembre.
Dall'incontro è emersa la riflessione "che la Regione Puglia rappresenta una piattaforma logistica appetibile per tutte quelle aziende che hanno interessi strategici su impianti dove incenerire i rifiuti, sulle biomasse, sui rigassificatori, sul fotovoltaico, sull'eolico, sul petrolio e sul nucleare".
"Davanti ad una classe politica che in modo trasversale ha mostrato interessi particolari sulla realizzazione di questi impianti", "movimenti, comitati ed associazioni" hanno deciso di costruire un percorso dal basso che ponga la questione energetica al centro dell'agenda politica pugliese e nazionale" cercando "di mettere a punto, insieme, una piattaforma che abbia come comune denominatore i bisogni e le istanze delle popolazioni."
Nasce così il "Forum Energia e Territorio Beni Comuni", un soggetto complesso che aspira ad "aprire una nuova fase che cerchi di includere quante più realtà e soggettività possibili in un progetto di mobilitazione popolare sulla questione delle politiche energetiche". "Il Forum - è scritto nel documento approvato al termine dell'incontro - non solo si oppone con un secco No alla realizzazione di questi progetti ma vuole anche portare proposte concrete che si possono realizzare per cercare una via d'uscita dal capitalismo che fa fare profitti solo a pochi lasciando su tutti noi non solo miseria e sfruttamento ma anche gli elevati costi sociali e ambientali".

La prima iniziativa programmata dal "Forum" è una manifestazione con presidio permanente sotto la presidenza della Regione Puglia per chiedere una moratoria su tutti i progetti presentati e in via di realizzazione.
In tal modo si desidera aprire "una discussione partecipata e reale del Piano Energetico Ambientale Regionale che di fatto oggi è favorevole soltanto alla speculazione selvaggia e criminale e non tiene assolutamente conto della volonta dei cittadini".
Si chiede di attuare "una raccolta differenziata spinta che porti la Puglia a chiudere il ciclo dei rifiuti senza ricorrere ad inceneritori e discariche", di non rilasciare "le concessioni d'incentivi per le fonti rinnovabili solo per una ipotetica riduzione dei gas serra (CO2) ma soprattutto per una reale riduzione di gas, fumi e sostanze cancerogene emesse in atmosfera" e si ritiene "doveroso che la Regione Puglia intervenga in modo deciso con una moratoria su tutte le zone classificate in fascia "C" (zone di criticità ambientale accertata dall'ARPA Puglia) previste dal Piano Regionale della Qualità dell'aria in cui i superamenti ammessi delle emissioni sono stati superiori ai valori limite ammessi per Legge, in attesa di predisporre appositi piani d'azione o risanamento".

Il prossimo appuntamento del Forum è aperto a tutti ed è stato fissato a Bari per sabato 9 ottobre ore 17, presso la Chiesa di S.Sabino. Si discuterà dell'approvazione manifesto del forum e dell'organizzazione del presidio permanente davanti la presidenza della Regione Puglia.

Per la provincia di Brindisi hanno aderito al "Forum Energia e Territorio Beni Comuni" i seguenti movimenti: Laboratorio Terra Rossa (Mesagne), Medicina Democratica (Brindisi), No al carbone (Brindisi), Aria Pulita (S. Pancrazio Salentino).