Brindisi, 14/10/2010
FP Cgil sul declassamento della sede Inail
Dopo il preannunciato drastico ridimensionamento della sede dell’AQP, la prevista chiusura degli Uffici della Direzione Provinciale del Tesoro, la chiusura della sede della Banca d’Italia, il declassamento dello storico Arsenale di Brindisi a Sezione staccata di Taranto, il territorio della nostra Provincia si prepara a subire in silenzio l’ennesimo scippo con il declassamento della sede INAIL di Brindisi.
Tale decisione, ancora non ufficiale, parrebbe assunta dall’Amministrazione centrale in maniera unilaterale e si inquadra nei provvedimenti di rideterminazione della dotazione organica dell’ INAIL.
Sarebbe l’ennesima riduzione delle dotazioni organiche dell’Istituto in conformità a quanto previsto dalla legge 25/2010, additiva rispetto ad altre disposizioni che dal 2005 ad oggi hanno ridotto di 2.500 unità la dotazione organica dell’INAIL a livello nazionale, con conseguenze dannose che si traducono in una evidente contrazione dei servizi erogati all’utenza.
Le continue carenze di personale che si registrano nelle varie sedi INAIL favoriscono l’inevitabile ricorso all’esternalizzazione di alcuni servizi, quasi sempre a costi decisamente superiori.
Conseguenza immediata per la sede INAIL di Brindisi sarebbe la perdita del primario dell’Area medica, ma ci sarebbero anche notevoli ripercussioni sulla dotazione organica della sede con il rischio di possibili trasferimenti di personale ad altre sedi e con conseguente messa in discussione della tenuta dello stesso Ente che garantisce un sensibile pezzo del sistema di sicurezza sociale del nostro Paese.
Il limite di sopportabilità rispetto ai ripetuti tagli sembra ormai essere superato.
Il metodo utilizzato per il ridimensionamento delle strutture Centrali e territoriali, basato sul “portafoglio complessivo in gestione” e sul “numero di unità di dipendenti ponderati a seconda della tipologia e delle dimensioni e posizionamento geografico della realtà di riferimento”, nonché ad ulteriori fattori qualitativi quali le caratteristiche e le connotazioni specifiche del bacino di utenza , classificano la realtà territoriale ed industriale di Brindisi come una realtà di serie B.
A parere della scrivente O.S. di categoria, la mera e asettica applicazione dei criteri sopra citati determina una graduazione dei Servizi non esattamente coincidente con quelle che sono le esigenze e le potenzialità del territorio.
Pertanto si invitano le SS.LL in indirizzo, ognuno, per le proprie competenze ad attivarsi per scongiurare l’ennesimo “colpo di mano” a danno del territorio della Provincia di Brindisi.
COMUNICATO STAMPA FP CGIL |