Brindisi, 14/10/2010
"Meridiani perduti" partecipa alla biennale dei corti teatrali
L’associazione Culturale “Meridiani Perduti” nasce nel luglio del 2009 da un’idea di Daniele Guarini, Sara Bevilacqua e Giammarco Bevilacqua. Giovani musicisti e attori brindisini che condividendo un sogno, quello di fondare una compagnia teatrale stabile a Brindisi, hanno deciso di mettere insieme le competenze e le esperienze musicali e teatrali acquisite in questi anni certi che il punto di partenza per la valorizzazione culturale siano le idee.
Sara Bevilacqua cura il laboratorio di ricerca teatrale di Meridiani Perduti ogni sabato pomeriggio che si basa sulla ricerca delle possibilità espressive dell’attore-creatore. La persona considerata come materia viva il cui estro nasce da un profondo lavoro su di sé, dalla sua intimità e consapevolezza. Il corpo è il punto di partenza di questo percorso e l’attraversamento fisico il punto d’ascolto fondamentale, insieme all’esplorazione della vocalità e quella della memoria emotiva come principali elementi del training dell’attore.
Nel primo anno di attività, Meridiani Perduti ha realizzato due produzioni: “Ritratti” spettacolo di Teatrodanza realizzato in collaborazione con Accademia delle Danze, Compagnia CDG Danza, Rotaract Brindisi e l’Associazione Io Donna; “Delitti (quasi) Perfetti” concerto-spettacolo ispirato all’opera di Max Aub “Delitti esemplari”.
La giovane compagnia è stata selezionata per concorrere a due importanti Festival teatrali nazionali:
il 19 ottobre parteciperà alla “Biennale dei corti teatrali” nell’ambito del “Festival Potenza Teatro” organizzato dall’associazione “Abito in Scena”. Presenterà un monologo di e con Sara Bevilacqua dal titolo “Salvatore Mio!”: Anni ’50, una donna, straniera, aspetta il ritorno, sospesa. In attesa del bambino che ha in grembo. In attesa dell'uomo che ama. Non sa se e come accadrà, non sa quando, ma sa che arriverà ...o forse spera.
Il 13 novembre, invece, Meridiani Perduti parteciperà al concorso “Teatro in.corto” organizzato da “Cada Die Teatro” (Cagliari) con il corto teatrale “Ferita”, una storia di follia al femminile, progetto che sarà il punto di partenza per una produzione interamente dedicata alle donne che debutterà la prossima primavera.
“Il teatro prima di tutto è un mezzo di comunicazione, è strumento d’incontro tra gli esseri umani. Ma l’incontro deve, ai nostri occhi, essere speciale, deve essere autentico e intenso, dal momento che tutto ciò che ci circonda oggi non lo è: siamo individui spaesati, persi, nomadi spaventati, oggetti di consumo, frastornati. Ogni uomo ha bisogno di autenticità e intensità, ora più che mai. Cosa rende un’esperienza intensa e autentica, un’esperienza anche di qualità? Una delle caratteristiche della qualità è la durata. Un bell’oggetto, un grande amore, un libro toccante, un dolore grave durano, a volte per sempre, nella nostra vita fisica e interiore. Perché un’esperienza teatrale duri, deve essere organica: mente, cuore, ventre connessi nello stesso istante, nel qui e ora dell’incontro, in un unico flusso che non si domanda il perché della propria esistenza, semplicemente perché esiste e basta. Magia. Un teatro che sia esperienza, che lasci il segno nell’anima. Che faccia ridere, piangere, pensare insieme. Che sia divertente e mai noioso. A questo teatro aspiriamo”. (Sara Bevilacqua)
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